Serif Seferovic, 20 anni, è stato fermato per il rogo del camper a Roma in cui hanno perso la vita Elisabeth, Francesca e Angelica Halilovic, tre sorelle di 4,8 e 20 anni.

È stato bloccato a Torino, dove vivono alcuni componenti della sua famiglia: aveva nella disponibilità un furgone con le stesse caratteristiche di quello presente sulla scena del delitto e utilizzato dagli autori del rogo.

Per trovarlo gli inquirenti hanno monitorato costantemente tutti gli spostamenti della sua fidanzata.

La ragazza ieri sera si trovava proprio in Sardegna, da lì ha preso un traghetto per Genova da dove, in mattinata, è partita in treno alla volta di Torino.

Alla stazione "Lingotto" ha incontrato Serif, e proprio in quel momento il 20enne è stato intercettato dalle forze dell'ordine per i reati di omicidio plurimo, tentato omicidio plurimo, detenzione, porto e utilizzo d'arma da guerra e incendio doloso.

Il ragazzo era stato già arrestato assieme ad altre due persone per il furto della borsa alla studentessa cinese Zhang Yao, morta poco dopo essere stata investita da un treno mentre inseguiva i suoi scippatori.

L'omicidio sarebbe legato a dei dissidi tra due nuclei familiari nel campo rom di via Salviati.

Proprio in seguito a quei dissapori la famiglia Halilovic si sarebbe trasferita dal campo rom al parcheggio del centro commerciale "Primavera", a Centocelle, dove poi si è verificata la tragedia.

Secondo quanto ricostruito dalla questura di Roma, "il padre delle tre vittime era da tempo entrato in forte contrasto con alcuni componenti della famiglia Seferovic".

E l'omicidio del 10 maggio sarebbe stato preceduto da liti ed episodi di danneggiamento "sintomatici del clima esistente" tra i due nuclei familiari.

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