Da Cagliari con furore. Alessandro Marcello ha l'Oriente nel cuore. Sin da piccolo è stato affascinato dalla cultura orientale: prima i film, poi i libri. Ora una moglie cinese e un lavoro in una delle più importanti multinazionali di E-commerce del pianeta: la Alibaba (in inglese rigorosamente senza accento) . Maturità scientifica al liceo Michelangelo, laurea alla Bocconi e master in giro per il mondo. Marcello, 29 anni, non vuole sentir parlare di cervelli in fuga: la sua è stata una scelta ragionata. Certo, la voglia di tornare in Italia non passerà mai. Ma non c'è fretta. L'Oriente, a dispetto dei ritmi forsennati di aziende e marketing, è un paese che va scoperto con calma e pazienza. Una cultura che va capita e gustata a piccole dosi, gradualmente. A partire dalla lingua: l'alfabeto cinese conta oltre 30 mila caratteri e la pronuncia ben quattro intonazioni per ogni sillaba (e altrettanti significati). Ci sono poi i diritti dei lavoratori e la disparità sociale, aspetti che vanno digeriti.

Da Cagliari con furore.

«Non ho mai ancorato il mio futuro alla mia città natale. Maturità, laurea a Milano in Economia aziendale e specializzazione in Marketing e management a Barcellona».

Da dove parte la vita di giramondo?

«Mi sono laureato e ho iniziato a collaborare con Amazon. Poi sono volato in Spagna dove ho trovato un posto di lavoro per la Sony. Un anno e poi il trasferimento a Londra dove, sempre per la multinazionale giapponese, seguivo il settore delle videocamere e delle videoconferenze. Volevo andare in Giappone ma non c'erano possibilità, così ho accettato un'offerta di Amazon. Dovevo seguire il campo dei videogiochi».
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