Il 31 agosto il Consiglio dell'Anac, l'autorità anti corruzione guidata da Raffaele Cantone, ha confermato i dubbi sulla legittimità del contratto originario del project financing della sanità nuorese che vale quasi un miliardo di euro in 27 anni.

L'Anac ha affermando che il contratto firmato nel 2008 ha trasgredito le norme e i principi che disciplinano gli appalti pubblici "perché il rischio imprenditoriale era riposto sul pubblico".

Oggi, dopo una settimana di silenzio, l'Asl in un comunicato annuncia che, vista la decisione di invalidità del "contratto originario di concessione" l'Azienda "non può che trarre le dovute conseguenze, assumendo ogni necessaria determinazione di propria competenza".

Il documento dell'Asl di Nuoro anticipa quelle che saranno le sue prime decisioni che verranno comunicate anche all'ufficio di Raffaele Cantone, e cioè "la conclusione dei cantieri negli ospedali e nelle strutture sanitarie".

Insomma, l'Asl vu ole cercare di portare a compimento almeno i lavori di ristrutturazione già iniziati e assicurare "la prosecuzione dei servizi generali indispensabili per il funzionamento dell'Azienda Sanitaria". Si intravede però un terremoto, anche perché sulla trasgressione delle norme, l'Anticcorruzione ha inviato il fascicolo alla Procura di Nuoro e alla Procura della Corte dei Conti di Cagliari, mentre alla Dda di Cagliari da oltre un anno c'è già aperta un'indagine. Si attende ora di capire se la società Pssc (Polo Sanitario della Sardegna Centrale)inizierà una battaglia legale che si annuncia lunghissima.
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