Thiesi, stabilimento dei Fratelli Pinna.

Era questa la destinazione sarda delle 3640 forme di pecorino rumeno intercettate sulla A11 dalla Polstrada di Pistoia. La conferma arriva dal patron dello stabilimento industriale del Meilogu, Pierluigi Pinna, che muove in difesa: «Trasporto in regola, il formaggio era tracciato e ben conservato».

Rivela la filiera: «Il prodotto è destinato al mercato internazionale».

E passa al contrattacco: «È ora di dirlo, la qualità del latte sardo è inferiore a quello di tutto il resto d'Europa».

Parole che spiazzano. S'insidia un mito nell'isola delle greggi: «Bisogna sfatarlo. Dal punto di vista igienico sanitario siamo come gli altri, ormai, ma il loro è più ricco di grassi e proteine. Da un litro si può produrre molto più formaggio. È buono come il nostro».
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