L e ultime decisioni prese dal governo italiano non hanno precedenti nella storia di una democrazia in tempo di pace. Non sappiamo quando finirà questa emergenza, e non c'è modo di prevederlo. Se le misure di contenimento avranno avuto successo si saprà solo fra qualche settimana. E anche allora non si potrà abbassare la guardia. La vera normalità tornerà solo quando sarà stato sviluppato, prodotto e commercializzato un vaccino: e questo vuol dire ancora, a essere ottimisti, mesi.

Abbiamo di fronte un nemico senza volto e che colpisce a tradimento. Per questo, l'atmosfera che respiriamo è venata da una insicurezza simile a quella delle giornate più tese della lotta al terrorismo.

Nessuno di quanti sono nati dopo la guerra ha mai sperimentato condizioni di vita di questo tipo, sentendo sulla sua viva pelle la più radicale delle privazioni di libertà: non potersi muovere, non potere andare a trovare i propri cari in un'altra città, non potere progettare un viaggio, non potere decidere di trasferirsi in un altro luogo per tentare di migliorare le proprie sorti. Ci viene in soccorso la tecnologia. Ci aiuta la possibilità di fare spese su Internet e riceverle a casa per corriere. (...)

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