"Cara Unione

mi riallaccio alla lettera, che condivido pienamente, del lettore G.C. del 5 agosto scorso sull'Orto dei Cappuccini, e ne approfitto per estendere l'attenzione sullo stato di degrado nel quale il comune di Cagliari sta lasciando un'area forse tra le più belle e rappresentative della città per ricchezza di storia ed architettura.

Premetto che io abito in viale Merello da circa cinque anni, e che è sempre stato il mio sogno abitarci dai tempi in cui studiavo ingegneria: arrivare in facoltà passando attraverso quello straordinario susseguirsi di alberi e edifici in stile liberty è sempre stata una gioia, cosi come poter ammirare la bellezza di tutto il circondario partendo dalla piazza del Carmine e proseguendo per viale Trieste, via Pola, viale Trento, fino ad arrivare alla zona più alta di Tuvixeddu e Tuvumannu.

Quando l'Orto è stato ristrutturato in maniera così pregevole, recuperandone quasi la bellezza originaria, e con la perfetta manutenzione che costantemente e con passione gli addetti fanno ogni giorno, mi sono detto: finalmente si sta iniziando a fare qualcosa per questa zona, sia da un punto di vista estetico che di sicurezza.

Tralasciando le questioni legate al decadimento architettonico e di manutenzione stradale, si è trasformata quest'area in una delle più trafficate di Cagliari con parecchi problemi di sicurezza per i pedoni ed anche una delle meno sicure, purtroppo, per la presenza del centro di accoglimento immigrati nell'edificio della croce rossa, nella piazza del Carmine e per la presenza di uno degli scempi secondo me peggiori, il mercatino di viale Trento della domenica. In questo caso, più che di un mercatino dell'usato si tratta di una discarica a cielo aperto con presenza di materiale per lo più rubato o trafugato dai cassonetti.

Ma la ciliegina sulla torta è stata la bella pensata, non so di chi, di trasformarlo in accesso alla mensa della Caritas. Chiarisco che non ne faccio né una questione di razzismo o classismo, se a qualcuno dovesse venire in mente questo leggendo questa lettera, ma purtroppo il problema rimane sempre che, a prescindere dal colore della pelle o dalla condizione sociale, l'educazione, il rispetto e le regole sociali sono e devono essere messe prima di ogni cosa e vi posso assicurare che ciò non dipende da dove uno proviene o dalle proprie difficoltà.

E, purtroppo, le persone alle quali si sta riferendo il caro amico lettore sono proprio quelle che usufruiscono della mensa Caritas. Sta di fatto che il parco ormai non è più un posto né per bimbi felici che vogliono giocare a pallone o per famiglie che vogliono trascorrere delle ore di sole in un'oasi storica. E allora mi chiedo: dovremo stare a vedere una seconda Piazza del Carmine?

Sarebbe molto gradito se la Polizia municipale si facesse vedere un po' di più in queste zone, anche per rimuovere le autovetture che non rispettano i giorni prefissati di pulizia strade.

Mentre al Comune di Cagliari, dico che mi dispiace molto che ci si stia concentrando solo sulle vie della 'movida' lasciando un tramonto plumbeo per una parte della storia stessa di Cagliari.

Grazie per la vostra attenzione".

M.L. - Cagliari

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