Dopo oltre un secolo di trascorso a braccetto con quella legale, l’ora solare sale sul banco degli imputati. Accusata di far sprecare energia e soprattutto minacciare la salute degli italiani. 

Il passaggio di testimone che scandisce due volte l’anno il cambio di orario piace sempre di meno, tanto che 335mila italiani hanno chiesto lo stop al passaggio ora legale/ora solare firmando l’apposita petizione online lanciata su Change.org.

Battaglia

A capeggiare la rivoluzione e pretendere che l’ora legale resti permanentemente sugli orologi degli italiani c’è anche la Sima, Società Italiana di Medicina Ambientale che assieme a Consumerismo No Profit ha avviato una raccolta firme per chiedere al Governo l’ora legale permanente. «Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre gli italiani hanno dovuto dire addio all’ora legale, e le lancette dell'orologio andranno spostate un'ora indietro, con le giornate che di conseguenza si accorceranno di sera per l’arrivo anticipato del buio», ha ricordato la Sima. «Un cambiamento che ha effetti negativi su più fronti: salute, energia, bollette, ambiente e tasche dei cittadini».

Sì, secondo i medici, gli effetti collaterali del cambio di orario sono a 360 gradi. «Sul fronte energetico, ad esempio, l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro paese minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh equivalenti, considerate le attuali tariffe della luce sul mercato tutelato, ad un risparmio in bolletta pari a 204 milioni di euro annui», spiegano gli esperti.  «A ciò si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi».

Danni biologici

Ma non è tutto, la carta in più giocata dalla Sima si basa su ciò che abbiamo più di prezioso: la salute. «Il passaggio ora legale/ora solare e viceversa determina inoltre ripercussioni negative sulla salute umana», ha confermato il presidente Alessandro Miani. «Si altera la ritmicità circadiana, ossia l’orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore. Il mancato rispetto di questi ritmi naturali ha effetti sulla pressione arteriosa e la frequenza cardiaca: diversi studi hanno attestato una correlazione tra cambio di orario e patologie cardiache, con l’Università di Stoccolma che ha riportato un'incidenza del +4% di attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione dell’ora solare. Si registrano poi problemi del sonno in una consistente fetta di popolazione, con conseguenze negative su concentrazione e umore e quindi su rendimento scolastico, efficienza sul lavoro, relazioni personali, ecc.

Rischi

Altri studi hanno poi certificato una correlazione tra il passaggio da ora legale a ora solare e l’incremento di incidentalità stradale e sul lavoro, mentre una ricerca condotta in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nelle prime settimane di cambiamento dell’orario».

«Per tali motivi chiediamo al Governo di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno», ha concluso il medico. «Una possibilità prevista dall’Unione Europea che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che lascia ampia discrezionalità agli Stati Membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri». 

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