Matteo Berrettini ha battuto in maniera relativamente agevole il tedesco Oscar Otte guadagnando l’accesso ai quarti di finale dello Us Open, il torneo che lo lanciò tra i grandi nel 2019.

Il 25enne romano ha accusato un passaggio a vuoto nel secondo set ma si è imposto in due ore e 22 minuti col punteggio di 6-4, 3-6, 6-3, 6-2. Una vittoria che gli fa anche scalare un’altra posizione nella classifica Atp, in cui da lunedì prossimo sarà almeno numero 7 del mondo.

Sulla strada, per la terza volta negli ultimi tre major, Matteo trova il numero 1 del mondo Novak Djokovic, che lo ha sconfitto in 4 set prima ai quarti del Roland Garros poi nella storica finale di Wimbledon per i colori azzurri.

Nole dopo aver perso il primo set clamorosamente per 6-1 contro il giovane americano Brooksby ha preso in mano la partita e gli ha rifilato un 6-3, 6-2, 6-2. Il serbo è motivatissimo e sempre più lanciato verso il doppio sogno: la realizzazione del Grande Slam, che non riesce in campo maschile dal 1969 (fu Rod Laver a vincere i quattro principali tornei lo stesso anno), e la conquista del 21esimo major che lo metterebbe davanti a Nadal e Federer, con cui al momento è appaiato a quota 20.

Berrettini sogna la vendetta. Le condizioni dell’azzurro non sono quelle, strepitose, di Wimbledon, ma lo stesso possiamo dire per il serbo, che è reduce dal deludente torneo olimpico e nei primi quattro turni ha lasciato per strada tre set, uno a testa contro Rune, Nishikori e appunto Brooksby.

Ma lo strapotere mentale di Djokovic e il doppio appuntamento con la storia che ha davanti lasciano pensare che il numero 1 del mondo – fisico permettendo – potrebbe chiudere in crescendo a Flushing Meadows, parallelamente alla crescita del valore degli avversari.

Si ferma invece agli ottavi l’avvenuta statunitense di Jannik Sinner, che si è dovuto arrendere al campione olimpico Alexander Zverev, che sembra in stato di grazia e – dopo Djokovic e assieme al russo Medvedev – è tra i grandi favoriti del torneo.

Il tedesco si è imposto con il punteggio di 6-4, 6-4, 7-6. L’altoatesino ha lottato e ha molti rimpianti soprattutto nel terzo parziale, quando si è visto annullare cinque set point (su uno ha fatto un errore clamoroso) che potevano far girare la partita.

(Unioneonline/L)

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