In gergo lo chiamano upset, ed è sicuramente uno dei più clamorosi degli ultimi anni della storia del tennis.

Luca Nardi, italiano classe 2003, numero 123 al mondo, ha sconfitto il numero 1 Novak Djokovic ai sedicesimi di finale del Master 1000 di Indian Wells, detto anche “quinto Slam” per la grande importanza che riveste. 

L’azzurro, uno dei tanti in rampa di lancio e forse il più talentuoso tra i giovanissimi italiani che stanno iniziando a farsi strada nel circuito Atp, si è imposto con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-3 approdando agli ottavi di finale, dove troverà l’americano Tommy Paul. Con questa vittoria è già entrato nei primi 100 al mondo.

E pensare che Nole è il suo idolo e di lui ha il poster in camera: «Penso che prima di questa notte nessuno mi conoscesse. Spero che il pubblico abbia apprezzato lo spettacolo. Sono super contento di questa partita. Alla fine non so come sono riuscito a tenere duro. Penso sia stato un miracolo, perché sono un ragazzo di 20 anni, fuori dai primi cento al mondo, che è riuscito a battere Novak. È pazzesco», è il suo commento.

Il ventenne pesarese ha stabilito un primato: è il giocatore con la classifica più bassa ad aver sconfitto Nole in uno Slam o un 1000. Battuto il record di Kevin Anderson, che lo sconfisse a Miami da numero 122.

Agli ottavi c’è anche Jannik Sinner, che ha passato in gran scioltezza i primi due turni e nella notte ritrova lo statunitense Ben Shelton. Nulla da fare per Lorenzo Musetti, sconfitto per 6-2, 7-6 dal danese Holger Rune.

(Unioneonline/L)

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