Svelato (forse) il mistero della comparsa di Camila Giorgi, la tennista italiana svanita nel nulla dopo essersi ritirata dalle competizioni a 32 anni senza annuncio né alcuna spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riporta il Corriere l’atleta è ricercata dal fisco: nei giorni scorsi gli uomini della Guardia di Finanza la cercavano per notificarle una serie di documenti relativi ad accertamenti fiscali nei suoi confronti che hanno dato esito positivo (in sostanza, ha delle pendenze col fisco). Ma non l’hanno trovata.

La Finanza l’aveva convocata lo scorso 13 aprile senza ricevere risposta. Risulta, riporta il quotidiano milanese, che anche la sua famiglia abbia dei problemi con l’erario. Non risulterebbero presentate dichiarazioni dei redditi.

Il papà, che è stato anche suo coach, è argentino, la mamma italiana. La famiglia ha una villa a Calenzano, vicino a Firenze, città nella quale nel settembre 2021 lanciarono un brand della moda, Giomila. La stessa dimora dove lo stesso anno, a giugno, fu perpetrato un furto notturno con un bottino di almeno 80.000 euro, mentre dormivano tutti, la campionessa, i suoi genitori e il fratello.

Si sospetta che Giorgi si sia trasferita all’estero, forse negli Usa.

Nei giorni scorsi la notizia del ritiro, dopo che il suo nome in data 7 maggio è apparso nella lista dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA) tra le giocatrici ritirate e uscite così dal protocollo antidoping.

Poi è letteralmente scomparsa: il suo telefono irrintracciabile, forse staccato. Non risponde alle chiamate di Federazione italiana e Wta, si è detta preoccupata anche la capitana di Fed Cup Tathiana Garbin: «L'ultima volta che ci siamo parlate era prima della Billie Jean King Cup e non mi ha dato disponibilità per venire a Siviglia con la squadra per un problema al piede. Mi auguro che stia bene, che non ci siano problemi e che abbia lasciato con serenità questo sport che le ha dato tanto. Mi dispiace perché non riesco a sentirla, un po’ di preoccupazione c’è».

Grande talento naturale, Giorgi in carriera avrebbe potuto fare di più ma è stata comunque la migliore tra le italiane per lunghi anni dopo l’epoca d’oro di Pennetta, Vinci, Schiavone ed Errani, vincendo anche (seconda azzurra nella storia) in Canada un Wta 1000.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata