Tre anni fa, di questi tempi, il Cagliari batteva 5-2 la Fiorentina nel segno del Ninja. L’Europa era vista mare, lui il salvatore della patria. Poi quel che è accaduto ai rossoblù e al talentuoso centrocampista oggi trentaquattrenne, croce e delizia della tifoseria non solo sarda, è scritto nella storia del club.

Che cosa ha combinato ora di così grave Radja Nainngolan? L’avevamo lasciato agli arresti domiciliari, ad Anversa, per un episodio di guida senza patente. In precedenza, il documento di guida gli era stato ritirato e avrebbe dovuto sostenere un esame per riottenerlo, almeno così raccontano le cronache. Un fatto è certo: in Belgio, evidentemente, puniscono con maggiore rigore rispetto all’Italia, senza badare a lignaggio, discendenza o nobiltà. In tutti i sensi.

Domenica l’Anversa (tra l’altro la città dove il centrocampista è nato e cresciuto), dopo averlo messo fuori squadra, ha comunicato di aver deciso, dopo un incontro con il giocatore, per la cessione. E l’intenzione di collaborare con Nainnggolan per trovare una nuova sistemazione. Insomma, gli hanno dato il benservito.

Sui social i tifosi sono subito andati in ordine sparso: c’è chi lo condanna, chi lo assolve, ma anche chi perora la causa di una nuova chance in rossoblù. A Cagliari Nainggolan tornerebbe pure a nuoto, come ha più volte dichiarato. E al Cagliari servirebbe, più che un leader, un motivatore per la squadra. Un giocatore in grado di dare la scossa quando serve e di instillare quel senso di appartenenza che lui ha dimostrato di possedere a profusione. 

Tuttavia, realisticamente, il terzo ritorno di Nainggolan al Cagliari appare difficile. I media specializzati lo hanno semmai accostato al Brescia di Massimo Cellino, il presidente che lo ha lanciato nel calcio dei grandi, ma anche in questo caso sembrano solo voci in libera uscita.

Presto si conoscerà la sorte sportiva di quello che, a pieno titolo, può essere definito uno dei più forti calciatori che abbiano mai indossato la maglia del Cagliari. A prescindere dalle vicende extracalcistiche che lo riguardano e che lo hanno riguardato in passato (e che tanto hanno diviso colpevolisti e garantisti), resta emblematica una sua risposta: “Io in campo ho sempre dato tutto, quel che faccio fuori non deve interessare a nessuno”. Intanto le ultime foto (non recentissime) che il centrocampista ha postato sui social lo ritraggono con la maglia della Roma.

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