Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è stato trovato positivo al Covid ad un test effettuato nel suo albergo di Pechino, dove è arrivato ieri per i Giochi olimpici invernali.

Malagò, che è totalmente asintomatico, è stato isolato sotto osservazione medica in una struttura dedicata, dove già ci sono altri membri del Cio, in base alle regole.

Malagò ha ricevuto la telefonata del Presidente del Cio, Thomas Bach, che si è detto dispiaciuto di questo inconveniente e gli ha augurato una pronta guarigione. 

Al momento e a tre giorni dal via ai Giochi invernali sono in tutto 24 i nuovi casi di positività al Covid registrati in 24 ore a Pechino. Di questi, 18 sono stati riscontrati all'aeroporto fra i 1.438 arrivi legati alle Olimpiadi (11 riguardano i 379 soggetti fra atleti e team officials, sette sono emersi fra i 1.059 altri stakeholders). All'interno della “bolla”, invece, sono stati condotti 63.548 tamponi e in sei casi (5+1) l'esito è stato positivo. In tutto, dal 23 gennaio ad oggi, il numero dei casi ha toccato nella capitale cinese quota 200.

Il sipario sulla manifestazione sportiva si alzerà venerdì 4 febbraio. Saranno dei Giochi blindati, caratterizzati da protocolli rigidi per contrastare l'ennesima ondata di contagi.

"Il popolo cinese mantiene sempre le sue promesse - spiega Zhao Weidong, portavoce del Comitato organizzatore – Siamo ancora in mezzo alla pandemia, abbiamo dovuto superare tante difficoltà e sfide e abbiamo fatto tutti gli sforzi possibili per garantire che i Giochi possano svolgersi regolarmente. E a tre giorni dal via, possiamo dire che tutto è pronto".

I contagi tengono sempre banco "ma stiamo adottando misure efficaci e tutto è sotto controllo. Senza un'Olimpiade sicura non c'è alcuna Olimpiade per cui facciamo in modo che la salute e la sicurezza di tutti i partecipanti siano la priorità. Siamo pronti a ricevere tutti i nostri ospiti e saranno loro a dire se abbiamo fatto un buon lavoro".

(Unioneonline/v.l.)

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