Nicolas Viola è, per la seconda domenica di fila, l'uomo copertina del Cagliari. Nella scorsa il suo colpo di testa era valso il 2-1 contro l'Atalanta, stavolta la sua conclusione permette ai rossoblù di strappare un punto all'Inter capolista e lanciatissima. E lo stesso numero 10 è andato a un passo, al 95', dal gol partita con un colpo di testa parato da Sommer. «Forse all'ultimo potevamo trovare il colpaccio ma va bene così, prepariamoci a venerdì che c'è la Juventus», il suo commento sul 2-2, dove non mostra troppo rammarico per l'occasione sciupata in extremis. «Sono punti fondamentali arrivati con le big, che era una difficoltà di questo campionato: adesso ci stiamo riuscendo e ci dà forza e morale per affrontare le successive. La crescita è la mia prerogativa: più si cresce meglio è».

Cambio decisivo. Il Cagliari, nell'ultimo periodo, la crescita l'ha trovata anche grazie ai gol di Viola, che pure domenica scorsa aveva segnato da subentrato. «È un fattore determinante quello che chiunque giochi lo faccia al massimo delle sue possibilità, riuscendo pure a esprimersi. A volte dare il 100% non basta: bisogna anche esprimersi al meglio. Io mi sento un titolare, poi se lo faccio per dieci minuti cerco di fare il mio: un professionista deve comportarsi così. Siamo ventisei-ventotto giocatori, tutti vorremmo giocare ma non nascondo che mi alleno e gioco per essere sempre in campo».

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