Due anni e undici mesi. Tanto è passato da quel terribile fallimento datato 22 giugno 2015 che ha fatto sprofondare il Parma in serie D.

Una scalata durata tre anni, e senza fallire un colpo, la società ducale torna nella serie che le spetta, la A, quella in cui ha incantato e fatto sognare i tifosi per tutti gli anni '90 e oltre.

Prima dalla D alla Lega Pro, poi in B e ora in A, al termine di un finale thrilling del campionato cadetto.

Il Frosinone vantava un punto di vantaggio sui ducali prima dell'ultimo incontro. Il Parma mette in cassaforte i tre punti a La Spezia con le reti di Ceravolo e Ciciretti, ma per la promozione diretta, senza passare dai playoff, c'è bisogno che il Frosinone non vinca in casa contro un Foggia che non ha più nulla da dire al campionato.

Pugliesi avanti e poi rimontati. E quando sembra fatto il ritorno in serie A per i ciociari avanti 2-1, al 90' arriva il pareggio dei rossoneri che spedisce il Parma in paradiso (assieme all'Empoli già da tempo matematicamente promosso), il Frosinone nel purgatorio dei playoff.

Un'autentica impresa quella dei ducali, capaci di tre promozioni consecutive, capaci di salire dai dilettanti alla serie A in appena tre anni.

Ed è stata una notte di festa a Parma. Un successo che ha un simbolo, quello del capitano Alessandro Lucarelli.

Ha 40 anni, c'era anche lui nell'ultimo anno di serie A dei ducali. Perno e capitano della squadra in questi tre anni tanto difficili quanto esaltanti: "Non ci credo, abbiamo fatto qualcosa di incredibile. Questo è un segno", sono le uniche parole che riesce a dire.

Per quanto riguarda i playoff che decreteranno la terza promossa in A, abbiamo Frosinone e Palermo (terza e quarta in classifica) già in semifinale ad aspettare le vincenti degli altri due confronti. Quello tra Bari e Cittadella e quello tra Venezia e Perugia. Un amarcord quest'ultimo, visto che a sedere sulle panchine di veneti e umbri sono Pippo Inzaghi e Alessandro Nesta, due che assieme nel Milan hanno vinto tutto quello che si poteva vincere. E che ora, appese le scarpette al chiodo, si ritrovano uno di fronte all'altro, a giocarsi un posto nelle semifinali dei playoff per la promozione in A.

(Unioneonline/L)
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