Il Cagliari Primavera cade al Crai Sport Center con la Lazio. A decidere il match, la rete siglata da Sulejmani nell’ultimo quarto d’ora della ripresa. Per i rossoblù rimane comunque la buona prestazione e, soprattutto, il rammarico per non aver concretizzato alcune occasioni, una in particolare con Bolzan al 62’, da posizione ravvicinata.

Dopo questa sconfitta si allontana, per i sardi, il sogno chiamato playoff, considerando che Torino (sesto) e Milan (settimo), rispettivamente a +7 e +8 dai sardi, devono ancora scendere in campo domani.

La squadra di Pisacane, dopo un inizio un po’ timido, in cui ha anche rischiato al 10’ su un corner, ha preso poi il controllo della gara fino alla rete dei biancocelesti. Dopo il gol di Sulejmani i rossoblù si sono gettati in avanti, senza riuscire a pareggiarla.

«Il primo tempo è stato sicuramente più equilibrato ma nel secondo tempo non c’è stata partita – ha dichiarato il tecnico della Primavera, Fabio Pisacane – È normale che, se crei e poi non fai gol, ci sono anche gli avversari. Loro, con una sola azione, hanno capitalizzato. Sono stati bravi e gli facciamo i complimenti. Oggi, vista la mole di gioco e per quello che abbiamo creato negli ultimi 20 metri, avremmo meritato qualcosa in più del pareggio. Ma chi fa gol ha sempre ragione».

L’allenatore del Cagliari si sofferma anche su quanto gli errori possano aiutare nella crescita: «I ragazzi non si possono mettere in un angolo al primo errore. Vanno, semmai, aiutati, stimolati e, soprattutto, non vanno condannati. Loro devono crescere, hanno fatto fin qui un grandissimo percorso. Oggi ho detto ai ragazzi che sono fiero di loro perché cresciamo sempre in modo esponenziale. Nonostante la buona partita, credo che la squadra possa fare ancora di più»

Il tecnico parla anche dei singoli: «Arba oggi ha annullato un giocatore che ha fatto 8-9 panchine in Serie A. Questo fa capire quanto sia cresciuto il ragazzo. Poi nessuno ha la palla di vetro per capire che giocatore sarà o dove arriverà. Io ho fatto il calciatore e so che tante cose si devono incastrare. Però cito Arba su tutti perché ai nastri di partenza doveva essere un semplice gregario e invece ha scalzato la concorrenza di chi era arrivato con tantissime aspettative. E oggi si è dimostrato un giocatore affidabilissimo. Poi, se vogliamo analizzare i singoli, in tanti sono cresciuti. Basti pensare a Cogoni, oggi purtroppo assente a causa di una gastroenterite. O lo stesso Catena, che è un leader di questa squadra. Io non ho meriti, ho solo contribuito alla crescita di questi ragazzi e lo farò giorno dopo giorno perché per me la missione del settore giovanile deve essere questa. Questa evoluzione e questi risultati passano dal fatto che chi sbaglia non deve essere messo in croce».

E sulla lotta playoff: «Se oggi ci manca qualche punto è perché siamo mancati in alcune cose. Però, se guardiamo da dove siamo partiti, sapendo che i playoff non erano il nostro obiettivo, dobbiamo metterci nelle condizioni di costruire giorno dopo giorno qualcosa di importante».

 

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