Il calendario mette tutti a un bivio con gli scontri diretti. Già la sfida di domenica prossima contro il Genoa sarà decisiva per il Cagliari e la squadra di Mazzarri dovrà fare in modo di arrivarci impugnando il coltello dalla parte del manico: battendo il Sassuolo oggi alle 12.30 alla Domus, o pareggiando nella peggiore delle ipotesi.

Il primo segnale concreto arriva dai tifosi che, complici anche i prezzi popolari, hanno preso d'assalto i botteghini (sono quasi 15mila già, si va verso il sold-out) e proveranno a trasformare l'arena in una bolgia. 

Mazzarri ha preparato il match in modo maniacale nella speranza di aver individuato gli interpreti giusti per la sua strategia. Ancora out Goldaniga (oltre a Nandez e Strootman). Fiato sospeso per Bellanova a destra, si rivede Ceppitelli, almeno in panchina. A rompere il ghiaccio, col modulo 3-5-2, dovrebbero essere quindi Cragno, Altare, Lovato, Carboni, Bellanova (o Zappa), Marin, Grassi, Deiola, Dalbert, Joao Pedro e l'ex Pavoletti. Presumibilmente in campo attraverso il 4-2-3-1 il Sassuolo, con Consigli, Toljan, Chiriches, Ferrari, Kyriakopoulos, Frattesi, Maxime Lopez, Defrel, Raspadori, Traoré (tre gol nelle ultime due gare) e Scamacca. 

L’allenatore rossoblù si fida dei suoi ragazzi e li difende: “Certe caratteristiche che avevamo fino alla gara col Toro le abbiamo perse, ma inconsciamente, perché per i ragazzi sono pronto a mettere la mano sul fuoco. Le ultime batoste ci porteranno un po' di sana paura, specie nella fase passiva, quando perdiamo palla. In settimana ci abbiamo lavorato e sono convinto che faremo una gara gagliarda, importante, per arrivare all'obiettivo che sappiamo”.

Sana paura, ma anche coraggio e testa: "Con la Juve, quando siamo stati costretti ad abbassarci, non siamo riusciti a ripartire. E invece dovremo tenere ritmi altissimi e per questo sfrutterò tutti i cambi, con sedici titolari. Ma servirà anche equilibrio, perché sarebbe un errore andare all'arma bianca. Dobbiamo imparare a leggere i momenti della partita, come invece non abbiamo fatto anche contro la Juventus”.

In questo rush finale, pesa ancora il girone d'andata da incubo: “Ma oltre ai nostri errori c'è stata tanta sfortuna. Sono convinto che avremmo meritato 4-5 punti in più. Ma non voglio alibi, pensiamo a queste sei finali che dobbiamo giocare. Abbiamo il futuro nelle nostre mani e lotteremo fino alla fine per mantenere la categoria”.

(Unioneonline)

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