Il Bologna non ci sta. La decisione della Lega di giocare martedì sera (ore 20.45) la partita contro il Cagliari valida per la seconda giornata del girone di ritorno ha contrariato il club felsineo, che avrebbe preferito rimandare il match a data da destinarsi.

Con una nota sul proprio sito la società definisce “incomprensibile” la decisione della Lega, una scelta “immotivata, penalizzante e vessatoria”.

Il motivo? I calciatori devono “giocare una partita di campionato martedì senza aver di fatto potuto svolgere allenamenti per una settimana, con tutti i rischi che ne conseguono anche per l’incolumità degli atleti”.

Come è noto, tutto il gruppo squadra è in isolamento domiciliare da mercoledì e fino a questa sera per una disposizione dell’Ausl di Bologna. Solo lunedì i negativi della squadra di Mihajlovic potranno riprendere gli allenamenti, poi la partenza per Cagliari e la partita martedì sera.

“Siamo allibiti – si legge ancora nel comunicato - di fronte a un provvedimento preso senza reali necessità di urgenza (né il Bologna né il Cagliari disputano le coppe europee e quindi non mancano le date disponibili in calendario), che dimostra sprezzo per i più elementari principi di equità competitiva e di tutela dell’integrità fisica dei calciatori”.

Nel club emiliano sono otto al momento i giocatori positivi al Covid: Medel,Santander Van Hooijdonk, Vignato, Hickey, Molla, Viola e Dominguez. Nel Cagliari il solo Nandez.

(Unioneonline/L)

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