"Agostini non è una soluzione di ripiego, abbiamo da subito ritenuto opportuno virare su di lui, la situazione migliore che c'era. Sono convinto sia la scelta giusta, poi lo dirà il campo naturalmente, ma io dico che ci salveremo".

Sono le parole con cui il direttore sportivo del Cagliari Calcio, Stefano Capozucca, ha presentato il neo allenatore rossoblù, che ha preso il posto di Walter Mazzarri, “sollevato dall’incarico” lunedì scorso.

Agostini, 281 presenze da giocatore con la maglia del Cagliari e fino a pochi giorni fa allenatore della Primavera, dovrà guidare la squadra nelle tre partite che mancano alla fine del campionato, decisive, a partire già dalla trasferta di domenica prossima contro la Salernitana, per la permanenza della squadra sarda in Serie A.

Sulla scelta di mettere alla porta Mazzarri, Capozucca ha commentato: "La decisione è stata presa lunedì sera vista la classifica oggi siamo retrocessi; qualcosa andava esaminato, una decisione andava presa. Abbiamo una rosa che non doveva essere in questa posizione”.

Ma ora per il ds il passato non deve essere un problema: “Dobbiamo concentrarci esclusivamente sulla partita di Salerno, il resto non ci deve interessare, né a me né alla squadra. Dobbiamo pensare solo la vittoria", ha concluso Capozucca.

Dal canto proprio, Agostini è stato netto: “L’imput è chiaro, al di là dei moduli, dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo da subito, perché quella con la Salernitana è una partita fondamentale. Per ciò in questi giorni ho cercato di dare qualcosa in più ai ragazzi anche a livello mentale e psicologico”.

"Mi sento orgoglioso di essere qui e ci credo veramente”, ha proseguito Agostini. “Ho trovato ragazzi disponibili e che metteranno tutti loro stessi e qualcosa in più per raggiungere il risultato”.

Quanto al modulo e a possibili cambiamenti, Agostini ha preferito restare abbottonato: “Valuterò quello che c’è da fare, nonostante i pochi giorni, e a Salerno lo vedrete”.

"Non sono un supereroe – ha concluso Ago – questi momenti li ho già vissuti da giocatore. Quello che conta ora è avere unione d’intenti e mettere dentro al campo tutto quello c’è da mettere”.

(Unioneonline/l.f.)

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