La disfatta contro Tortona (-20 dopo una gara durata solo un quarto) ha lasciato un segno molto più profondo di quanto non dica la classifica del Banco di Sardegna da penultimo posto.

Le parole del coach Piero Bucchi a fine partita sono eloquenti: «Ci stiamo facendo delle domande e cercando la via per risolvere i problemi che è evidente ci siano». I fischi (timidi) del PalaSerradimigni dopo la sconfitta sono un altro segnale.

Inizialmente si pensava che i ritardi nel diventare squadra dipendessero da un pre-campionato fatto senza gli infortunati Tyree e Charalampopoulos e dall'arrivo di McKinnie (sostituto di Bendzius) solo una settimana prima dell'inizio della stagione. Ma l'incapacità di evolversi del gruppo è più rivelatorio di quanto non dica il misero bilancio di un solo successo in sette partite tra campionato e Champions Fiba.

Ecco che sembra naturale il ritorno sul mercato alla ricerca di uno o due elementi che diano coesione e personalità a una squadra che oggi esibisce la peggiore difesa del campionato con 89,4 punti incassati e non ha ancora quelle certezze che vorrebbe il coach Bucchi.

Sotto osservazione soprattutto due giocatori, i più deludenti: il play Whittaker che non produce accelerazioni e soprattutto non riesce ad essere un leader, anche se l'impegno non manca, e l'ala Charalampopoulos che è sbiadito rispetto alla stagione passata. Basti un dato: 1/8 da tre in quattro gare di campionato per il greco.

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