Come da tradizione, il campionato di serie D regionale di basket presenta realtà nuove, sorprese e soprattutto giovani che si mettono in luce. Non tradisce le aspettative l’inizio della stagione 2022/2023, con una compagine, la Dinamo Basket Academy Alghero che, oltre a essere a punteggio pieno, si è presentata con un roster dall’età media molto bassa e un gioco fatto di rapidità che ricalca quello che è lo spirito del suo coach: Antonio Mura.

Prima Volta. Un curriculum importante, che ha visto il 45enne tecnico sassarese allenare tra C maschile, giovanili e B femminile (in particolare con Torres, Dinamo e Balai Porto Torres), fino all’esperienza in C Silver con il Basket Uri. Tanti i successi, ancor più le presenze in panchina, ma quello di quest’anno è l’esordio in D regionale. “E’ la prima volta – esordisce Mura – che alleno in serie D, ma credo che il campionato abbia nulla da invidiare alla C; l’unica differenza è nel gap fisico”.

Obiettivo. In estate è arrivata la chiamata di Giancarlo Saltieri, “deus ex machina” della compagine algherese, molto più di un semplice punto di riferimento nel progetto, e l’inizio dell’avventura con un gruppo giovanissimo. “L’obiettivo primario – conferma il tecnico sassarese – è quello di far crescere i singoli ragazzi. Abbiamo nel gruppo dei giovani che vanno dal 2003 al 2006, sostenuti dagli “anziani” Pompianu (classe ’99) e Langiu (2000). Siamo una squadra di ragazzini, senza un grande potenziale fisico. Corriamo e giochiamo e l’impatto è stato più che positivo”. Dopo le prime 3 partite è arrivato il primato, condiviso, impreziosito perché ottenuto dopo la vittoria esterna sul difficile campo di Carbonia. Mura, però, mette davanti a tutto la crescita dei suoi giovani. “E’ stato fatto un investimento – prosegue – per far giocare i giovani perché penso che la serie D possa essere la giusta “palestra” dei giovani. È difficile fare un pronostico per il campionato, ma è importante che i ragazzi vengano in palestra e abbiano voglia di migliorarsi”.  

Anima e corpo. Mura è un coach che dà alle sue squadre un’identità precisa. Da sempre, infatti, si sono contraddistinte per la grande intensità sulle due metà campo. “Giocano – conferma - sempre a viso aperto. Quest’anno dobbiamo sopperire alla mancanza di centimetri cercando di correre più degli altri, con la difesa e tantissima intensità. Infatti andiamo in difficoltà quando caliamo come intensità o in difesa”. Dispendio fisico e mentale, ma con una filosofia molto semplice. “Difesa, corsa e intensità – prosegue Mura – è un gioco che mi piace, e come dico ai ragazzi andiamo in campo dando tutto e proviamo a divertirci”.

Il torneo. Opinione comune, che ricalca quanto accaduto la scorsa stagione, è il grande equilibrio del campionato, aspetto che regala un fascino particolare. “Il minimo comune denominatore – prosegue Mura – è che tutte le squadre sono allenate bene. Sono tanti gli allenatori che hanno allenato in categorie superiori e il campionato credo sarà molto equilibrato. Affascinante perché è un torneo a 15 squadre e tutto può cambiare nel corso dell’anno”. Un’idea, però, è ben chiara. “Credo che le favorite – conclude Mura – possano essere San Sperate e Carbonia. Hanno dei bravi allenatori e squadre equilibrate. Bene anche Su Planu e San Salvatore che hanno un grande potenziale di crescita”.

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