Hanno preso il via ufficialmente con la cerimonia inaugurale i Giochi olimpici di Tokyo 2020, prime Olimpiadi della storia rinviate e che si svolgono in un anno dispari.

Ultima tedofora è stata Naomi Osaka: la tennista giapponese ha acceso il braciere dopo un periodo buio, una depressione che le ha fatto saltare il Roland Garros e Wimbledon, in aperta polemica con i giornalisti. "Senza dubbio il più grande risultato sportivo e il più grande onore della mia vita", ha scritto la campionessa.

Naomi Osaka accende il braciere (Ansa)
Naomi Osaka accende il braciere (Ansa)
Naomi Osaka accende il braciere (Ansa)

Il conto alla rovescia ha dato il via alla lunga kermesse che, in uno scenario surreale con l’impianto senza pubblico e con soli 950 invitati, apre ufficialmente i Giochi Olimpici. Giochi che si concluderanno l’8 agosto e a cui partecipano circa 11mila atleti.

Allo stadio è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del Covid: tutti in piedi, compresi l’imperatore Naruhito e il presidente del Cio Thomas Bach. E’ successo in conclusione della parte iniziale della cerimonia, quando è stata ricordata la pandemia con tutti i suoi momenti più drammatici: al centro personaggi vestiti di bianco, medici, infermieri e pazienti.

Poco prima erano state mostrate alcune immagini del lockdown in tutto il mondo, compresa quella di una piazza Duomo completamente deserta.

Poi è comnciata la sfilata, i primi atleti sono come da tradizione quelli della Grecia, seguiti dalla Nazionale Rifugiati.

Il team italiano, con in testa i portabandiera Jessica Rossi ed Elia Viviani, è entrato nello stadio Olimpico per 18esimo. Gli azzurri si sono presentati vestiti in tuta bianca con un sol levante tricolore davanti, e quasi tutti sventolando una bandiera biancorossoverde.

Al termine, con grandi sorrisi, tutti gli atleti si sono immortalati in un selfie ricordo. Sono 384 gli azzurri impegnati in 36 delle 42 discipline in programma: 197 sono uomini, 187 donne.

Tra le nazioni più allegre si segnala quella argentina, con molti atleti che sono entrati nello stadio ballando. La Russia ha sfilato senza la sua bandiera, ma con quella scelta dal Cio per le note vicende legate al doping.

Nonostante la raccomandazione del Cio, sugli oltre 200 Paesi partecipanti, una ventina non hanno presentato il doppio alfiere (un uomo e una donna). Tra questi Libia, Etiopia, Yemen, Oman, Emirati Arabi, Bangladesh, Gibuti, Brunei, Mali, o anche Samoa e Trinidad & Tobago. 

Alla fine una sorpresa che ha lasciato tutti a bocca aperta: una enorme sfera fatta di luci che ricostruiscono i continenti della Terra ha cominciato a roteare luminosa sullo stadio Olimpico, poi è partita l'immortale "Imagine" di John Lennon, intonata prima da bambini poi da cantanti come la

beninese Angelique Kidjo o l'americano John Legend.

Dopo di ciò, ha fatto il suo ingresso nello Stadio la bandiera olimpica, sostenuta da sei atleti tra cui la nostra pallavolista Paola Egonu. E l’imperatore giapponese ha dichiarato aperte le XXXII Olimpiadi estive.

All’esterno dell'impianto un clima contrastante. Si registrano nuove proteste contro i Giochi, i manifestanti continuano a invocare la cancellazione dell'Olimpiade davanti alla risalita dei casi di coronavirus. Ma in molti, fuori dall’Olimpico, applaudono.

I PORTABANDIERA – Raggianti i due portabandiera azzurri: "E' stato tutto bellissimo, già dalla consegna della bandiera, con i compagni di squadra che urlavano e ci incitavano. Poi l'ingresso allo stadio con l'emozione che ti investe, te la godi davvero", è il racconto di Jessica Rossi.

"Purtroppo è durato un attimo perché hanno fatto il taglio e il giro non era completo: lo stadio poi era vuoto. Però indipendentemente dalla mancanza di pubblico, tu sei lì e sai cosa stai facendo, in questa situazione è un onore ancora più significativo avere un ruolo del genere". 

Elia Viviani invece: "Una sensazione da pelle d’oca, un’emozione fortissima. Quando hanno chiamato Italia, il nostro gruppo è esploso in un boato enorme. Lo stadio vuoto ha fatto effetto, dopo, ma ce la siamo goduta dalla partenza per lo stadio fino alla sfilata”.

(Unioneonline/L)

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