Ventotto anni, cagliaritana, l’oro olimpico ottenuto nelle acque di Marsiglia per Marta Maggetti è il coronamento di una carriera sempre al top, sin dalle giovanili.

Da bambina ha provato il basket, il minivolley e la ginnastica artistica, a otto anni ha scelto la tavola grazie alla passione trasmessa dai genitori: il papà Alessandro, che con gli amici ha sempre frequentato il Windsurfing Club Cagliari (che la celebra sui social), e la mamma Elisabetta, che ha sempre seguito i suoi allenamenti.

«Il mio rapporto con le onde è sempre stato un affare di famiglia», raccontava a Vanity Fair in un'intervista prima delle Olimpiadi di Tokyo, dove si piazzò quarta. 

A livello giovanile vittorie a raffica, il quarto posto a Tokyo e, un anno più tardi, l’oro mondiale a Brest, in Francia. In Olanda, l’anno successivo sempre ai Mondiali, ha staccato il pass per le Olimpiadi, dove oggi ha trionfato consacrandosi come una delle più forti al mondo nella sua specialità e riportando un oro olimpico in Sardegna ad appena tre anni dal trionfo di Patta e compagni nella 4x100 di atletica leggera.

Ama le acque del Golfo di Cagliari dove è cresciuta e ha imparato a praticare lo sport che l’ha portata nell’Olimpo, ma anche quelle francesi evidentemente, visto l’oro mondiale di Brest e quello odierno a Marsiglia.

Marta Maggetti è appassionata di disegno e fotografia, e della sua Sardegna: «Mi piace immortalare, con un disegno o sulla pellicola, la mia terra. La Sardegna non finisce mai di farmi innamorare», raccontava sempre a Vanity Fair tre anni fa.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata