A una settimana dalla fine del campionato, per parlare della prossima stagione è davvero troppo presto. All’Hermaea Olbia sono infatti in corso i bilanci di una stagione travagliata, culminata nello scontro salvezza di domenica contro Bologna.

Un match vinto 3-0 nel palazzetto di casa che garantisce alle galluresi la A2 di volley femminile per l’undicesimo anno consecutivo. Un traguardo che inorgoglisce tutti, a partire dall’ex presidente Gianni Sarti. «È stata una salvezza sofferta, conquistata con una partita incredibile, al di là di ogni previsione: Bologna è una buona squadra ma in campo si è vista la differenza netta tra noi e loro, e siamo ancora in Serie A, conferma importante per la città di Olbia e per tutta la Sardegna», interviene l’ex numero uno dell’Hermaea, consigliere della Lega Volley Femminile da settembre e sempre presente alle partite delle biancoblù.

«Mi auguro di poterci godere lo spettacolo per tanti altri anni: il volley femminile è lo sport più popolare d’Italia, la A2 non ce l’hanno realtà importanti come Genova, Palermo e Trieste, per cui ce la dobbiamo tenere stretta», sottolinea Sarti, presidente dell’Hermaea per 13 anni prima della staffetta con Piergiorgio Marcelli due stagioni fa. «Ho sempre creduto nella salvezza: come altre squadre abbiamo avuto qualche problema, però avevamo avversarie come Pescara e Altafratte contro le quali potevamo farcela sia all’andata che al ritorno, per cui per me erano 12 punti sicuri. Certo, aver perso in casa contro Soverato è stata una mazzata, ma non ho mai smesso di crederci perché conoscevo il valore di queste ragazze», aggiunge l’ex dirigente dell’Hermaea.

«Cosa mi auguro per il futuro? Magari, che arrivi un arabo che compri l’Hermaea e faccia la squadra per andare in A1, perché noi non abbiamo le possibilità», scherza Sarti. Ma fino a un certo punto. «In realtà – conclude – ci piacerebbe che intervenisse qualcuno per darci una mano per fare una squadra sempre più forte».

© Riproduzione riservata