Contro la “big” Guidonia Montecelio l’Olbia si scioglie nel finale. La formazione laziale espugna il “Nespoli” con un gol di Calì al 94’, conquistando l’intera posta in palio al termine della sfida della 3ª giornata di Serie D.

E condannando la squadra di Marco Amelia, che lamenta un mancato rigore nel primo tempo, alla seconda sconfitta in campionato. Per occasioni, la prima frazione di gioco è di marca ospite: al netto del contatto in area tra un difensore del Guidonia e Costanzo, in occasione del quale l’Olbia chiede il penalty senza fortuna, il migliore in campo tra i bianchi è il portuere Di Chiara, che si oppone due volte a Rossi e sventa su Sfanò.

Nella ripresa regna l’equilibrio, finché la zampata di Calì, al 4’ di recupero, non punisce i galluresi, la cui classifica, con appena un punto, è ben lontana dalle aspettative di un club che ambisce al ritorno immediato tra i professionisti.

«È una sconfitta che brucia perché è immeritata», dice a caldo Amelia, la cui panchina inizia a traballare. «Fa male perdere così una partita gestita con la giusta strategia di gioco: resta il rammarico per un rigore netto, che poteva permetterci di affrontare in un altro modo la gara, e per un gol preso su una lettura sbagliata».

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