Sfuma il sogno scudetto della Raimond Sassari, battuta ieri sera 35-32 dal Fasano nella “bella” della serie che ha assegnato il titolo nazionale maschile di pallamano.

Dopo aver vinto gara1 al PalaSantoru con il punteggio di 34-32, giovedì a Fasano i sassaresi avrebbero potuto chiudere i conti con una vittoria o un pari in gara2, ma l’approccio non era stato quello giusto e, alla fine, quel match era stato vinto dai pugliesi per 32-26. Oggi, invece, è stata battaglia vera, le due squadre si sono fronteggiate a viso aperto e, benché la Junior Fasano abbia sempre avuto una o due reti di vantaggio, anche al termine del primo tempo (15-14), la Raimond è riuscita a rimanere in scia fino agli ultimissimi minuti. Un match deciso dagli episodi, in cui a fare la differenza sono stati, nel Fasano, Pugliese e Cantore, autori di 10 reti a testa, e la solidità di Ostling, Mvp dell’incontro. I sassaresi hanno lottato e ci hanno provato, Bronzo e Hamouda hanno chiuso entrambi a quota 7, ma sono mancati un guizzo e un pizzico di fortuna per poter chiudere nel migliore dei modi una stagione che la squadra e la società rossoblù hanno saputo riaprire in maniera quasi clamorosa, arrivando alla “bella” della finale scudetto dopo aver chiuso il 2022 al settimo posto in classifica. Per il Fasano è il quarto scudetto, dopo 5 anni di attesa.

«Gli episodi hanno fatto la differenza. Eravamo lì tutta la partita, ci abbiamo provato fino alla fine. Sono orgoglioso dei miei compagni e della società volevamo regalare alla città il trofeo e dispiace tanto che non lo abbiamo fatto», ha commentato Umberto Bronzo dopo l’ultima partita con la maglia della Raimond, che lascerà per trasferirsi nella massima serie francese.

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