Cenzo Zaccheddu sembra deciso a uscire di scena. Lo ha detto anche stamattina ricordando comunque l'impegno portato avanti negli ultimi mesi, con il presidente  Marco Spano, il suo collaboratore Mauro Toffolon e pochissimi dirigenti per garantire al Castiadas almeno la Promozione. L'obiettivo è stato raggiunto portando a termine la stagione di Eccellenza. E' arrivata la retrocessione, ma almeno la società conserva il diritto di continuare a certi livelli. Ora viene anche il bello: bisogna formare una società solida, scoprire nuovi entusiasmi, restituire al paese una squadra che negli ultimi dieci ha fatto "storia", partecipando ai campionati di Serie D (tre volte) e di Eccellenza. Stagioni straordinarie che non possono essere cancellate soprattutto ora che Castiadas dispone anche di un campo-gioiello. In caso contrario, sarebbe una mazzata non solo per il calcio nel Sarrabus, in un momento in cui a Villaputzu non si va oltre la Seconda categoria (dopo l'Eccellenza), il Villasimius gioca in Promozione e il San Vito in Seconda categoria. Infine il Muravera, che cambia nome e va a giocare a Tertenia perché nel paese principale del Sarrabus non c'è un campo collaudato per la quarta serie. A Castiadas c’è chi rimpiange il passato e pensa ai campionati di rilievo pianificati da dirigenti storici come Saverio e Giuseppe Onano, di Antonello Carta, di Pierpaolo Piu, di Mauro Vargiolu, di Cenzo Zaccheddu, Angelo Padiglia e di allenatori come Andrea Piccarreta, Bernardo Mereu, Rosolino Puccica, Massimiliano Paba.  Il problema oggi sembra soprattutto quello di trovare dirigenti: prima si è messo da parte Saverio Onano, poi Pierpaolo Piu e Mauro Vargiolu, ora Cenzo Zaccheddu. E con loro, tanti altri collaboratori-dirigenti. Ecco, il problema è soprattutto questo: la speranza è che qualcuno di loro ritorni sui propri passi. Non resta che attendere qualche settimana ancora per capire quale sarà davvero il futuro del Castiadas. Di una società e di una squadra che hanno fatto miracoli portando in Serie D il Castiadas, quando gli avversari da affrontare erano Avellino, Latina, Cesenatico e Torres. Tempi recenti ma che sembrano lontani anni luce. Il Comune non ha mai fatto mancare nulla, costruendo un campo-gioiello e assicurando sempre un contributo finanziario. Un appello anche dal sindaco Eugenio Murgioni: “Il Comune continuerà a fare il suo dovere come ha sempre fatto: io credo nel rilancio con l'impegno di tutti”.

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