La sua avventura nell'atletica leggera è cominciata come da copione, ovvero, venendo notato durante i campionati studenteschi. Così Luca Paddeu, sprinter della Delogu Nuoro, ha mosso i primi passi sul tartan – dopo un’esperienza calcistica come portiere – riuscendo l’anno scorso a vincere i campionati italiani CSI tra i Ragazzi sui 60 a Castelnovo ne’ Monti, distanza in cui ha colto domenica scorsa il secondo posto nel prestigioso ‘’Trofeo ai Confini delle Marche’’ al Palaindoor di Ancona tra i Cadetti con il tempo di 7’’23. Prestazione che, per l'atleta seguito da Monica Falchi, rappresenta il suo nuovo personale e soprattutto uno stimolo notevole per il futuro.

Falchi da quanto tempo segue Paddeu?

«Seguo Luca da maggio dell'anno scorso, momento in cui l’ho notato ai campionati studenteschi.

Che stagione indoor è stata la sua?

«Sicuramente positiva, si è messo in gioco divertendosi e migliorando nettamente il suo personale sui 60, di quasi mezzo secondo. Come inizio va benissimo, ha ampi margini di crescita ed è solo al primo anno di categoria».

Quanto volte si allena?

«Tre volte alla settimana al campo ‘’Tommaso Podda’’ di Nuoro, Luca è di Mamoiada quindi viaggia per potersi allenare».

Come impostate il lavoro?

«Ci concentriamo parecchio sulla tecnica di corsa che sta alla base di tutto. Facciamo qualche ripetuta ma poca roba, Luca ha 13 anni mi interessa che viva l’atletica come un gioco. Comunque, tornando agli allenamenti, rivolgiamo molta attenzione anche agli esercizi di flessibilità e coordinazione che non possono essere trascurati».

Cosa è mancato per scendere sotto i 7’’20 sui 60 domenica scorsa ad Ancona?

«Una partenza migliore e l’esperienza. Luca è molto giovane, chiaramente alla prima gara importante non è facile gestire l'emozione. Ma imparerà, fa tutto parte della sua crescita».

Quando esordirà all’aperto?

«Il 19 marzo a Orani gareggerà nel salto in lungo, poi gareggerà anche il 26. Ad aprile vorrei facesse le prove multiple, è importante che provi tutte le specialità. A giugno, invece, cercheremo qualche gara fuori regione affinché si confronti con i suoi coetanei provenienti da tutta Italia».

Su cosa sarà il focus per questa stagione?

«Sicuramente sui 60 e sui 300 ma senza specializzarci. È troppo presto ancora».

In che distanze vede il futuro di Paddeu?

«Dirlo con esattezza ora è prematuro ma, osservandolo negli allenamenti, direi sui 200 e sui 400. Poi mai dire mai, vedremo strada facendo».

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