Con un punto la Villacidrese sarà aritmeticamente sicura di partecipare alla prossima Eccellenza. Un traguardo molto vicino, che potrebbe arrivare anche grazie a risultati favorevoli dagli altri campi ma che la squadra allenata da Graziano Mannu vuole conquistare quanto prima. La prima occasione è domenica alle 16, in casa con la Nuorese in quello che è uno scontro diretto.

«La salvezza la dobbiamo conquistare sul campo», afferma il tecnico. «Per noi domenica è importante fare quel punto che ci manca per l'aritmetica. Sappiamo però che troveremo una Nuorese rientrata in corsa con tanti risultati utili consecutivi e che saranno motivati e vogliosi di proseguire la loro rincorsa». Per l'ultimo passo saranno ancora una volta i gol del figlio d'arte Ryduan Palermo, ventidue finora in campionato per il vice capocannoniere, la principale risorsa a disposizione della Villacidrese, che di recente non ha avuto a disposizione capitan Salvatore Bruno per infortunio. Dopo la Nuorese ci sarà il turno di riposo, per poi chiudere all'ultima giornata sempre in casa col Budoni che si sta giocando la promozione.

Momento da ricordare. Per la Villacidrese, in caso di salvezza domenica, sarebbe una settimana da ricordare. Ieri l'amichevole col Cagliari, con la grande festa che ha portato circa duemila persone al "Comunale", ora la possibilità di raggiungere l'obiettivo stagionale e garantirsi la permanenza per il terzo anno di fila nel massimo campionato regionale.

«Già il fatto di aver incontrato il Cagliari per noi è stato un grande piacere: l'obiettivo era prendere il primo gol il più tardi possibile. Ci siamo dati dei limiti e li abbiamo superati, complimenti ai ragazzi», il giudizio di Mannu sulla partita di ieri (finita 0-5 ma con lo 0-0 tenuto fino al 34').

L'allenatore è peraltro un ex, avendo giocato a Nuoro nella stagione 2002-2003, e ritroverà Fabio Cocco che ha avuto a Monastir nel 2017-2018. «Oltre a essere una persona splendida fuori dal campo è un grandissimo giocatore: l'ha dimostrato ovunque è andato, poi a Nuoro è un simbolo», il suo elogio sul capitano dei prossimi avversari.

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