La scherma per non vedenti arriva a Sassari
Inaugurato il progetto per aprire le porte della città alla disciplina paralimpica
Un incontro dimostrativo (foto concessa dall'Uici Sassari)
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Parata e affondo con la lama. Ma l'atleta ha una particolarità: non vede. Dal 2011 la scherma per non vedenti è una disciplina sperimentale con un suo circuito di gare di spada approvato dalla Federazione Italiana Scherma all’interno del settore paralimpico. Possono praticare questo tipo di scherma persone non vedenti e ipovedenti di qualunque età. La speranza è che venga riconosciuta nelle Olimpiadi del 2024. Nei giorni scorsi nel Palascherma gestito dal Circolo Schermistico Sassarese, si è svolta la prima seduta di allenamento di questa disciplina, grazie a un accordo con l'Unione italiana ciechi e ipovedenti della sezione di Sassari (Uici).
La prima prova. La seduta di allenamento ha visto coinvolti i maestri della società Gianfranco Masia e Sandro Bartoletti, che sono rimasti notevolmente impressionati dall'entusiasmo degli aspiranti atleti paralimpici.
Franco Santoro, presidente dell'UICI, spiega: "Ho raccolto con entusiasmo la sfida lanciata dal presidente del Circolo Marco Mignano perché attraverso l'arte nobile di questo sport il non vedente può sperimentare nuove forme di mobilità del proprio corpo. La pratica di questa disciplina dimostra che tutto è possibile: chi non vede può avvicinarsi ad attività che sembravano precluse.
L’iniziativa. È un progetto a cui teniamo tantissimo e ringraziamo il Circolo per la disponibilità e l'entusiasmo. Sono queste le iniziative che permettono ai non vedenti di uscire dal proprio guscio e attivare nuovi percorsi di autonomia che siano di esempio anche per coloro che pensano che la disabilità sia una forma limitativa della proprio vita o nei rapporti sociali".