Unire l’amore per la corsa a quello per l’ambiente si può grazie al plogging, disciplina di cui quest’anno è stato organizzato il primo Giro d’Italia che, proprio in Sardegna, terminerà domenica 27 novembre a Cagliari. Quarantasei le tappe in totale disputate, di cui la prima è andata in scena lo scorso 23 gennaio a Pordenone: una nuova disciplina all’insegna dell’ecologia oltre che del divertimento e della scoperta della città, introdotta nell’Isola da Vania Erby, atleta del Cus Cagliari.

La tappa finale di Cagliari, patrocinata dal Comune e organizzata domenica dalle associazioni Cittadinanza Attiva e Bambini che piantano Alberi, prevede tre zone in cui verranno svolte le attività: viale La Playa, via Pirandello angolo via Toti e piazza Islanda. Ogni partecipante, oltre alle scarpe e ai pantaloncini da corsa, dovrà avere con sé un sacco per la raccolta dei rifiuti e un paio di guanti. I partecipanti, nei tre punti di ritrovo, verranno suddivisi in piccoli gruppi a cui verrà assegnato un percorso specifico da ripulire, con un volontario a guidare i vari gruppi. Non solo Cagliari, però: il 26 novembre infatti il Giro d’Italia di Plogging farà tappa a Villaurbana, Pula ed Elmas mentre proprio domenica anche a Sant’Antioco e Quartu.

Alla fine della manifestazione verrò piantato a titolo simbolico un albero di ulivo con una targa che recita: “Da qui è passato il buon esempio-Giro d’Italia di Plogging 2022’’.

«Il plogging è una disciplina di grande importanza», le parole di Vania Erby, «che ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini verso una maggiore cura del bene comune, stimolando la loro coscienza ambientale».

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