Domenico Saba, il muratore del gol
L'attaccante dell'Usinese ha vinto il concorso come miglior giocatore della Promozione girone CNella foto Domenico Saba in azione (foto Tellini)
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Domenico Saba, attaccante sassarese di 31 anni, muratore e fromboliere dell'Usinese, squadra che milita nel girone C di Promozione, ha vinto il concorso indetto da Unionesarda.it come migliore giocatore del torneo. In giuria i tecnici delle squadre. Saba ha meritato il premio ampiamente, sia per i tanti gol segnati (19 in campionato e 7 in Coppa), sia per le doti dimostrate: tecniche, balistiche e di grande sacrificio verso i compagni.
Si aspettava di vincere il concorso?
«No, ma ci tenevo molto. Per me è una grande gratificazione, ma vorrei condividere la gioia con i miei compagni. Il merito di questo riconoscimento è anche il loro».
Come fa a conciliare un lavoro duro come il muratore col calcio?
«Per la grande passione che mi anima. Innanzitutto. A volte prima degli allenamenti mi sento stanco, ma poi allontano la stanchezza dalla mente e mi butto a capofitto nel gioco del calcio, che ho amato sin da bambino».
Dove ha iniziato a giocare?
«Ho militato nelle giovanili delle Torres. Poi ho avuto altre esperienze, come quelle di Latte Dolce, Sorso e Ossese. Tutte esperienze che mi hanno arricchito».
Rimarrà ad Usini?
«Sicuramente. Lo devo a società, compagni e tifosi. Stiamo costruendo qualcosa di importante. Il secondo posto lo dimostra, con le ciliegine a fine stagione della vincita della Coppa Promozione e della Super Coppa sarda. Possiamo ulteriormente migliorare».
Secondo lei in che reparto deve essere rinforzata l'Usinese?
«Non spetta a me dirlo. Non sarebbe corretto. Ma sono sicuro che la società rinforzerà la squadra».
Cosa ti piace maggiormente di Usini?
«Il calore della gente, l'amicizia tra i giocatori. Sono cose che per me contano molto e alle quali non so rinunciare».
Dal tuo calcio degli inizi è cambiato qualcosa?
«Forse ora è più veloce, ma il calcio fondamentalmente è sempre lo stesso. E secondo me non si possono fare paragoni col passato. A tutti i livelli».