Sassari è la squadra che ha cambiato meno in tutta la Serie A: 7 conferme su 10 più il coach. E' anche un record societario in tredici stagioni. Aver mantenuto gran parte della squadra e l'allenatore Piero Bucchi dovrebbe garantire velocità di amalgama coi tre nuovi e possibilità di ripartire da alcune delle basi gettate nella stagione passata. Il che dovrebbe tradursi in una partenza con un rendimento discretamente costante e una personalità abbastanza definita, al contrario di quanto avvenuto l'annata sportiva scorsa.

I tre volti nuovi sono, in ordine inverso di arrivo: il centro Chinanu Onuaku, che per caratteristiche fisiche è più simile a Mekowulu, ma due gradini sopra dal punto di vista tattico anche se non ai livelli di Bilan; l'ala Jamal Jones, che a differenza di Birnell (andato a Brindisi) ha più rapidità e varietà offensiva anche se non è altrettanto solido a rimbalzo; il play-guardia Dowe che non ha il tiro e la classe di Logan, ma è più incisivo nell'attaccare il ferro e prendere rimbalzi oltre che – almeno sulla carta- miglior difensore.

Il quintetto si appoggerà su Robinson e Bendzius, che già si conoscono, sui nuovi Jones e Ounaku e su Kruslin qualora si decida di utilizzare Dowe come cambio sia per lo spot 1 che per lo spot 2.

La panchina è completata dai veterani Devecchi e Gentile e dai giovani Treier e Diop, che sono quelli col più ampio margine di miglioramento.

Tutto sommato un gruppo solido, sicuramente esperto vista la presenza di tantissimi over 30, e con più atletismo rispetto alla stagione passata.

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