Lo 0-3 casalingo incassato sabato, quasi senza colpo ferire, contro i laziali della Nuova Florida, ha lasciato davvero il segno. La dirigenza del Carbonia, club ora ultimo in classifica in Serie D, non reagisce certo sull’onda dell’emotività negativa, ma dicembre somiglia tanto al mese dell’ultimatum, altro che delle feste.

Delusione. E il presidente, Stefano Canu, come al solito non ha peli sulla lingua: “Ci stiamo guardando attorno – spiega il massimo dirigente dei minerari – e non si reagisce di impeto perché nutriamo grande fiducia nei confronti della squadra ma questa è stata la prima gara persa senza neppure combattere: esiste la finestra invernale e se ci dovessimo accorgere che qualcuno non è in grado di dare il contributo necessario a salvare il Carbonia, allora agiremo di conseguenza”.

Suazo non si discute. Il presidente tiene a sottolineare un aspetto: “Non è minimamente in discussione l’allenatore David Suazo e tanto meno la guida tecnica con uno staff di prim’ordine”. Il Carbonia è atteso sabato dall’anticipo in trasferta contro l’Arzachena e poi di nuovo in casa mercoledì contro il Real Monterotondo.

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