La 26ª giornata della A2 femminile di basket è come l’ultimo giorno di scuola, ma quello che precede gli esami di maturità, che per le due sarde Techfind e Cus Cagliari si chiamano, rispettivamente, playoff e playout.

Le giallonere del San Salvatore si apprestano a salire sulla giostra della promozione per il terzo anno di fila e, dopo il match in programma alle 18 di domenica sul parquet della Stella Azzurra Roma, giocheranno i playoff contro una tra Spezzina e Battipaglia. La gara di domenica servirà a cancellare gli ultimi strascichi della sconfitta interna nel derby col Cus Cagliari e, soprattutto, sarà una prova generale in vista della fase due dalla stagione.

Lo stesso discorso vale per il Cus Cagliari, che ha già dimostrato di volere con fermezza un posto in A2 e ha centrato il primo obiettivo lasciando al Roseto lo scottante ultimo posto che valeva la retrocessione diretta, ma adesso si farà sul serio, e la gara interna delle 18 di domenica contro l’Alma Patti quarta in classifica sarà un test mentale, tattico e tecnico in vista delle gare clou della stagione.

I commenti. «Il Cus ha dimostrato di volere più di noi la vittoria, brave loro anche a sfruttare le nostre debolezze e a rompere il nostro ritmo in una serata molto disgraziata al tiro. Ora stiamo affrontando con molta concentrazione l’impegno dei playoff e la sfida contro la Stella ci serve per riprendere fiducia e andare a canestro con più fame. Noi ci teniamo molto e sono sicura che ci faremo valere sul campo, qualunque squadra ci tocchi affrontare», ha sottolineato la vice coach Francesca Amadasi, che ha parlato anche delle neocampionesse regionali dell’U19. «Le Under hanno fatto un percorso di crescita importante e il fatto che possano allenarsi ogni giorno con la serie A fa la differenza: hanno un ritmo e un’intensità di gioco che in Sardegna è un lusso. Ora ci aspetta l’interzona, tutta un’altra competizione: affronteremo dall’1 al 3 maggio maggio squadre come la Reyer Venezia, compagini a livello fisico molto superiori a noi ed estremamente competitive. Alla fase nazionale passerà solo la prima ma sarà un’esperienza da cui prendere il più possibile».

«Aver scongiurato matematicamente la retrocessione diretta ci dà serenità, nelle ultime partite si è vista una squadra nettamente migliorata rispetto all’inizio dell’anno. In vista dei playout c’è l’inevitabile tensione, perché sappiamo di giocarci tanto, ma allo stesso tempo abbiamo piena fiducia nei nostri mezzi», ha spiegato la guardia cussina Arianna Puggioni. «Come contro La Spezia, utilizzeremo i 40 minuti per prepararci al meglio per i playout. Ciò non toglie, però, che giocheremo per vincere. Un risultato positivo ci darebbe ulteriore grinta ed energia».

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