Il prossimo 7 settembre sarà presentato in anteprima mondiale alla 42a edizione del Festival del cinema di Toronto il film "Borg/McEnroe", diretto dal regista Janus Metz e interpretato dagli attori Shia LaBeouf,

e Sverrir Gudnason, rispettivamente nei panni di John McEnroe e Björn Borg.

Un confronto tra giganti dello sport che “cambiò il tennis per sempre”, come nota il direttore della rassegna Piers Handling, ma anche un duello umano fra l’imperturbabile asso svedese Borg e il turbolento americano McEnroe, che a più riprese fece impazzire arbitri, giudici di linea e persino il pubblico con scatti d’ira clamorosi. Il teatro dell'epico scontro al centro della pellicola è nientemeno che Wimbledon, tempio mondiale del tennis dove nel 1980 andò in scena la finale al cardiopalma terminata con la vittoria di Borg, che pochi anni dopo si sarebbe ritirato dai campi di gioco.

Se la cronaca dell’incontro è cosa nota - cinque set in quattro ore, di cui l’ultimo con 34 punti di tie-break e il trionfo di Borg – il film ci rivela i retroscena emotivi e il punto di vista dei due protagonisti, agli antipodi per tecnica di gioco e soprattutto per temperamento: da un lato l’approccio freddo e razionale di Borg, soprannominato “Ice Man”, dall’altro quello ribelle e imprevedibile del mancino McEnroe. Ed è un caso che a interpretare il tennista americano sia stato scelto l’attore Shia LaBeouf, dal carattere altrettanto sanguigno, finito di recente al centro delle cronache per l’aggressione verbale a un agente di polizia che l’aveva fermato per comportamento molesto e stato di ebbrezza in luogo pubblico.

Barbara Miccolupi
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