In un universo sfaccettato come quello di Star Wars, l’acquisizione per conto di Disney dello storico franchise fantascientifico nato dall’immaginario unico e inconfondibile di George Lucas ha visto la realizzazione di vari titoli dal livello e consenso di pubblico altalenanti, considerando in particolare l’ultima trilogia - che ha creato uno spartiacque nella fanbase - e la più recente uscita degli spin-off televisivi con alcuni picchi qualitativi come avvenuto nel caso di “The Mandalorian” e soprattutto di “Andor”. 

Proprio a questo proposito emergono con ravvivato interesse alcuni retroscena su un side project cinematografico che avrebbe dovuto coinvolgere alla regia nientemeno che il director messicano Guillermo Del Toro, premiato agli Oscar nel 2018 per il miglior film e la miglior regia con “La forma dell’acqua” e aggiudicatosi all’edizione di quest’anno un’ulteriore statuetta per il miglior film d’animazione con “Pinocchio”. 

Prima infatti che LucasFilm decidesse di accantonare del tutto la progettazione di titoli per il cinema con storie parallele legate alla saga di Guerre Stellari - scelta dettata soprattutto dall’insuccesso al botteghino di “Solo: A Star Wars Story” - pare si stessero muovendo le prime fasi di progettazione per un film stand-alone incentrato su Jabba the Hutt, l’orripilante alieno simile a una lumaca visto nel terzo episodio della prima trilogia “Il ritorno dello Jedi”, che nelle fattezze di uno spietato gangster assolda i cacciatori di taglie e i contrabbandieri stellari per favorire i suoi loschi affari, oltre a una morbosa propensione per le schiave e il gioco d’azzardo. 

Interpellato di recente per conto di Collider, Del Toro ha potuto fornire alcuni dettagli inediti: «Dovevamo realizzare un film sull'ascesa e declino di Jabba the Hutt, ero super felice di questo progetto. Ma non si trattava della mia proprietà, non erano miei soldi e alla fine è diventato semplicemente una delle 30 sceneggiature che sono sparite. Alcune volte sono amareggiato, altre volte no. Ringrazio sempre il mio team per l'ottimo lavoro che svolgono. Non puoi mai essere ingrato in questa vita, per me ogni situazione rappresenta un'occasione utile di imparare qualcosa di nuovo».

A realizzare la sceneggiatura del film si occupò invece David S. Goyer, la mente dietro la trilogia di “Blade” e soprattutto de “Il cavaliere Oscuro” diretto da Christopher Nolan.

Rispondendo ai microfoni del canale podcast Happy Sad Confused ha affermato: «Ho scritto un film di Star Wars mai prodotto che avrebbe dovuto dirigere Guillermo del Toro. Questo è successo circa quattro anni fa. Avevamo preparato moltissimi artwork interessanti».

Per ciò che riguarda gli appuntamenti che promettono, al contrario, di fare il loro esordio sappiamo dell’esistenza di tre progetti in cantiere: il primo a cura di James Mangold - regista di “Logan” e di “Indiana Jones e il Quadrante del Destino” - che racconterà molto probabilmente le origini dei primi Jedi e dei primi Sith, svelando il lato oscuro della Forza nella sua forma più temibile; il secondo diretto dalla regista pakistana Sharmeen Obaid-Chinoy che consisterà in un sequel di “Star Wars: L’ascesa di Skywalker” con protagonista nuovamente Rey impegnata stavolta nell’addestramento di un nuovo ordine di Jedi. Il terzo ed ultimo è stato invece affidato a Dave Filoni - storico filmaker cui dobbiamo la realizzazione di molte serie televisive legata al franchise, tra cui la recentissima “Ahsoka” - chiamato a ricollegare le vicende di “The Mandalorian” e ”The Book of Boba Fett” con una storia totalmente originale. La carne al fuoco, insomma, pare proprio non mancare per il prossimo futuro; rimaniamo perciò in attesa di scoprire ulteriori sviluppi. 

Giovanni Scanu

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