Sassari, “Una giornata particolare” incanta il teatro Astra con la rivisitazione scenica del film di Ettore Scola
Sul palco Marina Serra e Giuseppe Ligios, fuori campo la voce di Teresa SoroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“Una giornata particolare”: ieri sera al cinema teatro Astra di Sassari è andato in scena lo spettacolo coinvolgente. Il 6 maggio 1938 Adolf Hitler fa visita a Roma. La città è vestita a festa, rifatta di cartone, che saluta l'imbianchino suo prossimo padrone. Come scrisse amaramente in brevi e fulminanti parole il poeta Carlo Alberto Camillo Salustri, in arte Trilussa.
È in questa giornata che si intrecciano le vicende dell'omosessuale Gabriele e della casalinga Antonietta Tiberi, vicina di casa e sposata infelicemente. Con sei figli e un marito che la tradisce. Ieri sera quindi nel teatro sassarese la trasposizione teatrale del celebre film (1977) di Ettore Scola, interpretato allora da Marcello Mastroianni e Sofia Loren, che in quella pellicola hanno probabilmente toccato una delle vette più alte della loro straordinaria carriera.
Con la regia di Giuseppe Ligios, il ruolo di Antonietta di "Una giornata particolare" è stato cucito su misura per l'attrice teatrale sassarese Marina Serra, mentre il ruolo di Gabriele è stato ricoperto dal regista stesso. Voce fuori campo di Teresa Soro (compagnia Teatro Sassari).
La commedia è stata molto apprezzata dal pubblico presente, così come l'interpretazione degli attori. A volte impegnati in difficili e struggenti monologhi. Come quando Gabriele, in quei tempi difficili e contrastanti, racconta la sua omosessualità e Antonietta la sua vita grama di moglie sottomessa e triste. I due, dopo litigi e confessioni, fanno dolcemente l'amore a casa di Gabriele. Spontaneamente, dopo cena. Poi si sente il rumore degli inquilini e della famiglia di lei mentre rientrano nel palazzo. Sono tutti eccitati dall'adunata fascista. Ma Antonietta, di nuovo a casa, è assente, stordita. Rifiuta al marito la nascita del settimo figlio e legge ad alta voce il libro "I tre moschettieri", regalo di Gabriele. Quest'ultimo viene trasferito al confino in Sardegna, perché omosessuale. La rappresentazione teatrale finisce così. Con il pubblico che apprezza e applaude.
«È stato emozionante ricoprire l'intenso ruolo di Antonietta - spiega l'attrice protagonista Marina Serra -. Sono passati 45 anni dal celebre film di Scola e 84 anni dalla visita di Hitler in Italia. Eppure i temi toccati anche dalla nostra commedia sono più che mai attuali. L'omosessualità divide ancora la nostra società e il ruolo della donna ancora oggi, nel lavoro e nella famiglia, è spesso trascurato e posto in secondo ordine, nonostante le leggi in tal senso abbiano compiuto passi da gigante. Inoltre - continua - gli avvenimenti storici di quella giornata, preludio alla tragedia che colpirà l'Italia e il mondo, hanno reso il quadro della rappresentazione ancora più coinvolgente. Interpretare Antonietta è stato faticoso, superato dalla magia scenica che ho trovato in Giuseppe Ligios. Una simbiosi tra noi due. Gli applausi finali del pubblico - conclude Marina Serra - ci ripagano dei grandi sacrifici compiuti nelle prove».