Vola alto “Giocattoli”, e in fondo non potrebbe essere altrimenti. Perché il cortometraggio del regista di Carbonia Massimiliano Nocco, 52 anni, che è anche attore e autore, è un piccolo tesoro che continua ad ottenere consensi e riconoscimenti. L’ultimo è la partecipazione alla settantaseiesima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno dove sarà proiettato giovedì 1 dicembre davanti a una giuria che decreterà poi il vincitore tra tutti i partecipanti.

«Sono molto contento di essere stato selezionato per questo importante festival – dice Nocco – anche perché è il festival italiano più longevo dopo quello di Venezia. Ci sarà non solo un premio assegnato dalla giuria ma anche dal pubblico che avrà la possibilità di votare online».

“Giocattoli” è «al 60 per cento un’autobiografia». La storia di un bambino che vive nella campagna di Perdaxius e siccome non ha giocattoli si ingegna a costruirseli da solo, e così con il motorino del mangianastri crea una barchetta. E nella parte del bambino c’è il nipote di Nocco, Enrico Bentera, così come dalla sua numerosa famiglia (il regista ha dodici tra fratelli e sorelle) ha pescato per il ruolo della bambina, con la nipote Adele Bentera. «In famiglia ovviamente fanno tutti il tipo per me – aggiunge – . Mia sorella ha una tabaccheria a Perdaxius e si vanta quando il fratello finisce sul giornale».

E allora tutti a tifare Massimiliano in questo lavoro prodotto da Rosario Iuculano. Sabato il responso.

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