Mancano appena due settimane all’uscita di “Killers of the Flower Moon”, il dramma storico con ambientazione western diretto dal veterano del cinema Martin Scorsese, pronto a debuttare in tutte le sale il 19 ottobre. Accolto entusiasticamente nel corso dell’anteprima a Cannes, il film si prospetta come la summa di un percorso artistico maturato nel corso di innumerevoli successi, definito da molti come il miglior titolo di Scorsese del secolo e meritevole di una seconda statuetta agli Oscar da conferire a Leonardo Di Caprio per il ruolo di attore protagonista. 

Ambientato nella Oklahoma degli anni 20, assisteremo alle oscure vicende della Nazione Osage, comunità nativa americana soggetta a tremendi omicidi dopo la scoperta di giacimenti di petrolio nelle proprie terre. Le indagini condotte dall’FBI, sotto la guida del ranger Tom White, seguiranno una pista che condurrà alle storie personali del reduce di guerra Ernest Burkhart e dello zio William Hale. Vista anche la durata della pellicola non di poco conto - superiore perfino al recente “Oppenheimer” di Christopher Nolan - e i numerosi rimaneggiamenti apportati alla storia principale, non passano certo in secondo piano le curiosità relative al cast coinvolto nel progetto: rispetto al personaggio interpretato da Robert De Niro - divenuto un partner di lavoro imprescindibile per Scorsese fin dai suoi esordi - si sarebbe espresso lo stesso regista rivolgendosi a Entertainment Weekly durante la première del film a New York City.

Stando a quanto trapelato, De Niro è stato ancora una volta capace di una performance spiazzante, tanto da confondere molti spettatori che non son stati capaci di riconoscere le sue fattezze: «Ci sono miei amici che hanno visto il film e conoscono Bob da anni... Mi hanno detto dopo aver visto il film che nella prima parte non si erano resi conto che fosse Bob. E lo conoscono!».

Nel profilo dello spregiudicato William Hale, De Niro impersona un proprietario terriero arricchitosi dopo aver stretto accordi commerciali ben poco trasparenti col popolo Osage. Il suo piano sembrerebbe quello di convincere il nipote Ernest a sposare Molly, originaria della comunità, in modo da potersi appropriare indebitamente del petrolio rinvenuto fra i loro possedimenti. La doppia faccia del personaggio - e le straordinarie doti dell’attore - emergeranno ancor più forti non appena si sospetterà sul suo conto, dopo la notizia dei misteriosi delitti. 

E già in passato si son sprecate notizie entusiasmanti che riguardano gli attori principali: anche l’ingaggio dell’attrice protagonista Lily Gladstone è stato così sorprendente da stravolgere le regolari modalità di casting cui Scorsese è sempre stato abituato.

Interpellato per conto di British Vogue, Di Caprio svela a questo proposito alcuni particolari davvero interessanti: «Lily è assolutamente sorprendente in questo film. Sorregge l'intero film e la storia. Non c'è stata nessuna lettura del copione. Marty sapeva istintivamente che Lily era quella giusta. C'era una sincerità nei suoi occhi che lui vedeva anche sullo schermo di un computer. Non avevo mai sentito che Scorsese incontrasse qualcuno e subito dopo subisse questa attrazione tanto da dire 'Non aspettiamo un altro minuto'».

Gli ingredienti per un assoluto successo, insomma, paiono proprio esserci tutti. Noi ovviamente non vediamo l’ora di catapultarci in sala per godere di un’esperienza che promette di rimanere impressa - a tutti gli effetti - fra i grandi capolavori del cinema. 

Giovanni Scanu

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