Jane e Marilyn,chissà se davverogli uominipreferisconole bionde
di Francesca FigusPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Forse la più bella era lei. Forse la sua bocca era più bella, e le sue gambe, i suoi occhi erano più belli. Però quella volta, contro Marilyn Monroe, neanche Jane Russell potè niente. Gli uomini preferiscono le bionde, e la bruna - che pure guadagnava cachet dieci volte più alti - si fece da parte. Ma adesso che Ernestine Jane Geraldine è morta, neanche novant’anni, a Santa Barbara, California, adesso, a riguardare quel film, viene da dire che forse la più bella era lei. Bella di una bellezza sana, tornita, nutrita. Howard Hughes la incontrò, un pomeriggio, dal dentista. «Chi è?», chiese, e siccome era miliardario, la mise sotto contratto, per sette anni, per la sua RKO. Jane Russell, comunque, sapeva cantare, ballare, recitare. Sua madre, una dura del Minnesota, la mandò, bambina, a scuola di pianoforte. Scommise sul suo talento. Vinse.
Ma quando uscì, era il ’43, il suo primo film, la commissione di censura lo bloccò. Certo, Il mio corpo ti scalderà non era un gran western, ma Jane Russell, morbida e tanta, inebriò l’America. E quando il film arrivò nelle sale, tre anni dopo, era già una pin up. Il suo corpo, quel corpo che scaldava l’America in guerra - l’America straziata dalla guerra, affamata, moribonda - la portò sulle copertine di tutte le riviste. Ma a giorni alterni. Perché nei sogni dei marinai, e dei soldati, e degli aviatori c’era anche una bionda, un’altra bionda, la prima della vita di Jane Russell: Lana Turner. Con lei divise fotografie e cartoline, sdraiata sui covoni di grano, o imbronciata sulla spiaggia. A chi la intervistava, giornalisti con il taccuino e il cappello, diceva: «Sono una cristiana conservatrice, di destra, di mentalità ristretta, con cattivi pensieri». Funzionava. Ma non c’era niente di più falso. Jane Russell si sposò tre volte, ma solo perché due volte restò vedova, e adottò tre bambini. Tanti anni dopo dirà: «Sono nata per il matrimonio: la vita di famiglia è la mia fede in Gesù». E mai uno scandalo, né politico, né sessuale, oscurò le sue giornate. La bionda, quell’altra bionda, la seconda della vita di Jane Russell, Marilyn Monroe, era tutto il contrario. Ma le due donne, che si conobbero sul set del film Gli uomini preferiscono le bionde, diventarono amiche. «Marilyn, che grande donna», racconterà, un giorno, e il cinema, il cinema di Frank Sinatra e Clark Gable, era già un ricordo lontano.
Lo lasciò nel ’57. Scelse il teatro, il music hall, Las Vegas e New York. Fondò il World Adoption International Fund per i bambini orfani. Girò sceneggiati tv e spot pubblicitari. In Italia tornò un paio di anni fa, Paolo Limiti la festeggiò in tv, lei ringraziò, bellissima. Perché forse sì, è vero, Marilyn Monroe era Marilyn Monroe, e gli uomini, sì, preferiscono le bionde. Ma sposano le brune.