Il primo regista italiano in gara alla Mostra del Cinema è decisamente riuscito a convincere il pubblico con la sua pellicola "The Leisure Seeker", meritandosi 10 minuti di applausi con tanto di standing ovation ai due mostri sacri Donald Sutherland e Helen Mirren.

L'escursione in terra americana del regista livornese Paolo Virzì ha conquistato la platea raccontando una storia familiare semplice, intima e toccante, con una regia delicata ed elegante e soprattutto un'interpretazione magistrale dei due protagonisti, secondo alcuni già tra i favoriti per la Coppa Volpi.

Sullo sfondo della campagna elettorale di Trump, in un'America dai mille chiaroscuri , un'anziana coppia decide di beffare la sorte - l'Alzheimer per lui e un tumore allo stadio terminale per lei - "fuggendo" a bordo del camper di famiglia, quello legato ai ricordi di una vita, alla vacanze con i figli e ai momenti più belli di una grande storia d'amore. Tappa dopo tappa, si consuma l'ultimo viaggio di Ella e John, tra ricordi, vecchie ferite, piccole ripicche e soprattutto l'incapacità di separarsi.

Il regista Paolo Virzì durante le riprese di "The Leisure seeker"
Il regista Paolo Virzì durante le riprese di "The Leisure seeker"
Il regista Paolo Virzì durante le riprese di "The Leisure seeker"

E la mente torna alla pellicola "La pazza gioia" interpretata da Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi, un'altra fuga on the road del regista Paolo Virzì che lo scorso anno ha conquistato il pubblico italiano.

Tra i critici c'è già chi sussurra di un possibile approdo del regista livornese nella mecca hollywoodiana, grazie ai due divi internazionali Sutherland e Mirren, anche se lui nicchia e si dichiara già soddisfatto della partecipazione a Venezia e della collaborazione con i due attori mito.

(Redazione Online/b.m.)

© Riproduzione riservata