La musica classica ritorna al teatro Verdi di Sassari con la rassegna “I Grandi interpreti della musica”. Distanziamento, contingentamento e massimo rispetto delle regole sanitarie anti-Covid per una riapertura al pubblico che porterà sul palco dello storico teatro cittadino nomi di spicco del concertismo internazionale, produzioni originali e giovani promesse.

Il cartellone di 8 concerti si svolgerà dal 19 maggio al 22 giugno e sarà organizzato per ogni data con un doppio appuntamento alle 17 e alle 20,15.

“Riprendiamo il lavoro interrotto con la speranza di essere in zona gialla a partire dal 17 maggio – dice il direttore artistico di Teatro e/o Musica Stefano Mancini – fondamentale in questa decisione è stato il sostegno dei nostri abbonati che hanno dimostrato l’attaccamento alle nostre iniziative e in particolare alla stagione di musica classica. In questo anno così difficile il dialogo con il pubblico è rimasto sempre attivo. La prevendita sta andando benissimo segno che c'è grande attesa per la riapertura. Ci teniamo a ribadire che garantiamo la sicurezza degli spettatori, per questo abbiamo attivato la vendita di biglietti nominativi, oltre ovviamente alle consuete norme di misurazione della temperatura all’ingresso, accompagnamento al posto e uso della mascherina. Ad ogni appuntamento tra un concerto e l'altro la sala sarà sanificata. Il teatro è il luogo più sicuro in città!”.

La cooperativa Teatro e/ o musica che gestisce il Verdi riparte proprio con la stagione concertistica interrotta nel marzo 2020 dal lockdown e mantiene la promessa fatta ai suoi abbonati: riproporre i 4 concerti annullati. Potranno così finalmente esibirsi al Verdi dopo un anno di rinvii: il violinista russo Pavel Berman, il Trio italiano d’archi, i giovani concertisti sardi e il violinista Ilya Gringolts.

A completare il cartellone anche alcuni originali programmi e produzioni della cooperativa. Tra questi “Omaggio a Igor Stravinsky” che apre la stagione il 19 maggio. Sul palco l'ensemble di Teatro e/o musica sarà diretto da Andrea Ivaldi.

“Stravinsky è un monumento della musica del novecento – conclude Mancini – nel cinquantenario della morte il concerto vuole ricordare questo grande artista eseguendo un programma di composizioni per ensemble orchestrale e cameristico tra cui spicca la rinomata suite dal Pulcinella”.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata