«Mi sento a casa con i Tenores di Bitti sul palco».

Mancano poche ore alla prima esibizione di canto a tenore sul palco dell’Ariston. I Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” saliranno sul palcoscenico più importante della musica italiana per esibirsi con Mahmood, nella serata dedicata alle cover, con una rivisitazione della canzone “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla.

«Una delle mie canzoni italiane preferite di sempre», ha detto Mahmood. «La profondità di questo testo è immensa. Ma sono felice di cantarla con loro perché rappresentano la mia terra d’origine. E poi sono bravissimi: qualche giorno fa abbiamo fatto le prove in studio e il più anziano del gruppo, che ha l’orecchio assoluto, è riuscito a prendere la nota dell’intro a cappella. Sono incredibili, sarà top».

L’attesa nei negozi e nei bar del paese barbaricino è alle stelle per i suoi cantori bittesi, che in decenni di attività hanno portato l’antica espressione artistica dei pastori in tutto il mondo. Dall’Australia all’Iraq, dal Kazakistan all’Argentina, al Canada, a Cuba e agli Stati uniti, passando per Egitto, Singapore e Marocco, i Tenores hanno cantato ovunque: in Francia si sono esibiti ben 26 volte. Hanno collaborato tra gli altri con Maria Carta, Tazenda, Piero Marras, Luigi Lai, Paolo Fresu, Peter Gabriel e Ornette Coleman, Lester Bowie e Frank Zappa.

Oggi l’arrivo a Sanremo, ieri si sono incontrati per riscaldare le corde vocali della voce di Dino Ruiu, della mezza voce di Andrea Sella, della contra di Pierluigi Giorno e del basso di Mario Pira. Tra un canto a “isterrita” e uno a “boche notte” e tra un “ballu seriu” e un “ballu lestru” l’armonia vocale del canto arcaico di questi territori della Sardegna è riecheggiata nei viottoli del centro storico.

«Ormai ci siamo, dopo giorni di preparazione e di prove, non ci resta che entrare sulla scena del Teatro Ariston con tutta la forza e l’emozione necessaria – raccontano – Lo faremo consapevoli di portare in mondovisione la ricchezza e la bellezza di una terra intera, che con il suo canto millenario affronta questa avventura artistica con sobrietà e serietà. Lo faremo sapendo che su quel palco non ci saranno solo i Tenores di Bitti e Mahmood, ma ci sarà il sacrificio e l’impegno di un’Isola in terra sarda e di tante piccole isole che ci seguiranno in famiglia o con gli amici dalle più svariate località del pianeta. Il canto a tenore rimarrà sempre il canto del nostro mondo, delle nostre storie d’amore e delle proteste sociali, dei momenti di raccoglimento religioso e delle giornate di festa in cui si riuniscono le comunità. Grazie a Mahmood, domani sera, proveremo a condividerlo con tante persone in un modo diverso e alla pari con altri stili musicali».

Il gruppo dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” è nato nel 1974 con la formazione originaria composta da Daniele Cossellu, voce e mezza voce, Piero Sanna, voce e mezza voce, Salvatore Bandinu, basso, e Tancredi Tucconi, contra. Nel 1994 il primo cambio arriva con l’ingresso di Mario Pira in sostituzione di Salvatore Bandinu, poi nel 2002 Pierluigi Giorno sostituisce Tancredi Tucconi, mentre nel 2014 Dino Ruiu prende il posto di Piero Sanna. Ultimo passaggio di consegne arriva nel 2019, quando Daniele Cossellu, classe 1932, abbandona le esibizioni e passa il testimone al giovane Andrea Sella.

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