“House of the Dragon 2”: George Martin entusiasta della serie HBO
Dopo sole quattro puntate la trasposizione tv di “Fuoco e Sangue” sta già riscuotendo grande consensoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Siamo ormai giunti al quarto episodio della seconda stagione di “House of the Dragon” e gli sviluppi continuano a lasciarci col fiato sospeso.
La serie tv tratta dall’opera “Fuoco e sangue” di George R.R. Martin, prequel de “Il Trono di Spade”, non smette di sorprenderci tra gli intrighi e i giochi di potere in casa Targaryen, e proprio nel corso dell’episodio andato in onda la scorsa domenica i fan hanno dovuto fare i conti con un momento davvero scioccante.
Tra le novità di questa stagione abbiamo potuto assistere all’introduzione dei personaggi di Alyn e Addam di Hull, i cui destini cominciano ora a farsi più chiari e far supporre dei possibili sviluppi. Nel caso di Alyn, in particolare, è stata finalmente svelata la sua vera identità, lasciando intendere che il primo incontro con Corlys Velaryon avesse in realtà un significato più profondo di quanto si potesse inizialmente ipotizzare. A lodare il lavoro compiuto è stato sopratutto Martin, il creatore del mondo di Westeros nonché co-creatore e produttore della serie, che più volte abbiamo visto attivo sull’internet dispensando opinioni e commenti costruttivi.
Oltre ad aver rivelato la sua presenza durante un tour sui set allestiti ai Leavesden Studios, l’autore si è congratulato col cast e tutto lo staff per l’eccezionale risultato ottenuto con l’adattamento del suo romanzo. Nello specifico, Martin s’è espresso positivamente sulle scenografie realizzate per La Fortezza Rossa e la Fossa del Drago, a suo giudizio ben più impressionanti dei castelli reali cui ha fatto visita.
Dopo aver assistito alle anteprime dei primi due episodi, ha poi espresso i seguenti commenti: “La regia era superba. Alan Taylor, veterano della serie Il Trono di Spade, ha diretto il primo episodio e Clare Kilner il secondo. Entrambi hanno compiuto un lavoro magnifico. E non potrei lodare abbastanza la recitazione”. Ad aver impressionato positivamente lo scrittore è stata soprattutto la struggente interpretazione di Emma D’Arcy, sempre nei panni di Rhaenyra Targaryen, che ha saputo trasmettere con eccezionale trasporto lo stato di dolore provato dopo la perdita del figlio: “[Emma D’Arcy] ha saputo fare così tanto con gli occhi e il volto, al punto da dominare assolutamente l'episodio”.
E sull’interpretazione del giovane Tom Glynn-Carney ha continuato dicendo: “Tom Glynn-Carney porta in vita Aegon in modi inediti, è più di un vilain, ci mostra la rabbia del re, il suo dolore, le sue paure e i suoi dubbi. La sua umanità”. Insistendo sui meriti da riconoscere al cast, Martin ha aggiunto che Rhys Ifans, interprete del machiavellico Otto Hightower, è sempre stato eccezionale nei panni del suo personaggio, ma ha saputo perfino superarsi nell’episodio “Rhaenyra la Crudele”, soprattutto durante la scena che lo vede confrontarsi con Re Aegon e Criston Cole.
A queste lodi, son seguite quelle nei confronti di Matt Smith, Olivia Cooke, Fabien Frankel ed Eve Best, senza farsi sfuggire la menzione speciale ai gemelli Elliot e Like Tittensor per l’epica scena di guerra che chiude il secondo episodio, reputata a suo giudizio una delle migliori mai viste negli adattamenti televisivi tratti dai romanzi.
Con sorpresa, Martin ha voluto elogiare anche l’introduzione di un personaggio assente nella controparte cartacea e pensato appositamente per lo show. Riferendosi al cane aggredito durante la ricerca del Principe Aemond, che nel frattempo ha scatenato lo sgomento del pubblico per i presunti maltrattamenti poi subito smentiti, ha commentato: “Di solito non sono fan degli sceneggiatori che aggiungono dei personaggi al materiale alla base del progetto quando stanno adattando una storia. Specialmente quando la fonte del materiale è mia. Ma quel cane era brillante... Vorrei aver pensato a quel cane. Non l'ho fatto, ma qualcun altro l'ha fatto. Ne sono felice”. Arrivati a metà programmazione, non vediamo l’ora di scoprire che piega assumeranno gli eventi in corso, e se i valori qualitativi dei prossimi episodi manterranno alto il gradimento del pubblico oltre a quello espresso da Martin con così tanto orgoglio e soddisfazione.
Giovanni Scanu