“Old Guard 2”, con Charlize Theron anche Uma Thurman torna al genere action
Su Netflix il secondo capitolo del cinecomic uscito nel 2020Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una carriera brillante e costellata di prestigiose apparizioni è quella che può vantare la star hollywoodiana Uma Thurman. Iniziando a calcare i set fin da giovanissima, ha preso parte a pellicole divenute in breve tempo simboli della cultura pop, come “Pulp Fiction” - per il quale ha ricevuto una candidatura all’Oscar - e i due capitoli di “Kill Bill”, diretti da Quentin Tarantino. Negli ultimi anni, l’attrice ha scelto di concentrarsi maggiormente sul cinema d’autore, partecipando, ad esempio, ai controversi “Nymphomaniac” e “La casa di Jack” del regista danese Lars Von Trier. Altro contributo degno di nota è quello nell’ultima pellicola del maestro Paul Schrader, “Oh Canada - I tradimenti”, presentata lo scorso anno.
A oltre vent’anni dall’uscita di “Kill Bill - Volume 2”, la Thurman sembrava aver definitivamente abbandonato il cinema d’azione per orientarsi verso esperienze cinematografiche completamente diverse. Con grande sorpresa, lo scorso maggio, dopo l’uscita del trailer ufficiale, è stato annunciato il suo coinvolgimento in “The Old Guard 2”, sequel del cinecomic con Charlize Theron uscito su Netflix nel 2020.
Come si può notare dal filmato, il ritorno di Andy - il personaggio principale interpretato dalla Theron - sarà segnato dalla perdita dei suoi poteri da immortale, costringendola ad affrontare una serie di scontri ricchi di sparatorie per contrastare un nuovo, misterioso personaggio a cui presta il volto la Thurman. Atteso sul servizio streaming il prossimo 2 luglio, “The Old Guard” vedrà anche il ritorno di Kiandra "KiKi" Layne, Matthias Schoenaerts, Marwan Kenzari, Luca Marinelli, Chiwetel Ejiofor, Veronica Ngo, Henry Golding, Uma Thurman e Kamil Nozynski.
Ospite di una puntata del Tonight Show with Jimmy Fallon, la Thurman ha finalmente svelato le ragioni per cui ha scelto, fino ad oggi, di rifiutare ruoli in altri film action. Alla domanda in merito, ha dichiarato: “Non volevo ritrovarmi a girare film d'azione di serie B. Quando fai un film come Kill Bill, il confronto è inevitabile e continuo. Ho pensato che sarebbe stato meglio prendere le distanze e dedicarmi ad altri ruoli”.
Dopo aver visto la performance di Charlize Theron in “The Old Guard”, l’attrice ha però deciso di riconsiderare le sue posizioni: “Charlize era così epica nel primo film. Ho pensato che, se c'era un film per rimettermi in gioco, era questo. Non si trattava solo di fare a botte per due ore, ma di contribuire a qualcosa che stava davvero portando avanti il genere”.
Tuttavia, la decisone, presa un po’ in ritardo, non le ha permesso di allenarsi come avrebbe voluto: “Sono arrivata sul set tardi, senza preparazione. Quando mi hanno dato una spada, ho pensato: ok, si tiene ancora così, no?”. Ma la fiducia riposta in una troupe entusiasta e competente - ha affermato - ha compensato le lacune nella preparazione.
Un’altra curiosità emersa durante la chiacchierata con Fallon riguarda la forte ansia che prova ogni volta che deve girare una scena in cui mangia, al punto che qualsiasi scena d’azione, al confronto, le sembra una passeggiata. In particolare, riguardo alla difficoltà di masticare e parlare contemporaneamente davanti alla cinepresa, ha spiegato: “Lo sapevi che mangiare davanti a degli sconosciuti è una delle domande del DSM? Sai cos'è il DSM? È quel test che gli psichiatri usano per individuare le tue nevrosi”
Dopo aver precisato di aver superato il questionario, ha proseguito: “Per prima cosa, devi fare tantissimi ciak. Poi non puoi nemmeno scegliere cosa mangiare, e in più devi anche parlare, inghiottire... e inizi a temere di soffocare, perché non vuoi essere colta mentre mastichi proprio quando arriva la tua battuta”.
Cogliendo l’occasione per ironizzare sul collega Brad Pitt, noto per divorare quantità industriali di cibo sul set, ha aggiunto: “Lui mangia in ogni scena. Una mela, una cipolla... non gli importa cosa, sta sempre sgranocchiando qualcosa”. Ammettendo dunque, con grande umiltà, quali sono le sue difficoltà professionali, ha concluso: “Una buona scena in cui mangio dovrebbe essere nella lista delle cose che non ho ancora centrato. È come fare il bagno nudi, una di quelle cose che sai che non hai ancora fatto”.
Giovanni Scanu