Realizzando il sogno nel cassetto di una vita intera, Guillermo Del Toro riporta il mito di Frankenstein al cinema, sfruttando la maturità espressiva accumulata in anni di successi per infondere all’ambientazione tipica del romanzo gotico il suo tocco unico. Con le riprese cominciate il 25 gennaio dello scorso anno e conclusesi a ottobre, l’horror vedrà tornare le cupe atmosfere del capolavoro di Mary Shelley in una formula completamente rivisitata, che accoglierà lo stile di capolavori passati come “Il Labirinto del Fauno” e “La Forma dell’Acqua”. Proprio sul desiderio di voler realizzare fin da giovane un adattamento del romanzo è intervenuto Del Toro durante l’evento Next On Netflix, dichiarando quanto segue: “Stavo pensando a questo film fin da quando ero un bambino, da circa 50 anni. Ho cercato di realizzarlo per 20-25 anni. Alcune persone, infatti, potrebbero persino pensare che sono un po' ossessionato con Frankenstein. E probabilmente avrebbero ragione. Nel corso dei decenni il personaggio si è fuso con la mia anima in un modo tale che è diventata un'autobiografia.

Non può essere più personale rispetto a quanto lo sia” In un’altra occasione, ha affermato sulla stessa linea: “È un film che volevo fare da 50 anni, da quando ho visto il primo Frankenstein. Ho avuto un'illuminazione, ed è fondamentalmente un film che ha richiesto una notevole crescita e molti strumenti per poterlo sviluppare. Non avrei potuto farlo 10 anni fa. Ora sono abbastanza coraggioso o abbastanza pazzo”. Con l’uscita ufficiale programmata a novembre, il titolo realizzato in collaborazione con Netflix dopo il successo di “Pinocchio” punterà con ogni probabilità a un’anteprima ufficiale in occasione della prossima Mostra di Venezia. Sulla stessa linea dell’opera ottocentesca, che tratta riflessioni come il timore della morte e lo sviluppo fuori controllo della tecnologia, si ripercorrerà l’insolita vita dello scienziato Victor Frankenstein, studioso dei processi di decomposizione dei corpi e ideatore di una tecnica rivoluzionaria capace di infondere nuova vita ai defunti. Ad occupare un ruolo di primo piano è certamente il cast coinvolto per l’occasione: nei panni del visionario inventore troveremo Oscar Isaac, svelatosi giusto di recente sui social con un look attraente e tenebroso. Oltre alla presenza di Christoph Waltz, Mia Goth e Charles Dance, ad assumere le vesti dell’iconico mostro ci penserà il giovane Jacob Elordi, oggi riconosciuto tra le stelle di punta del panorama hollywoodiano.

Nei piani iniziali, il ruolo avrebbe dovuto appartenere a Andrew Garfield, ma gli impegni dell’attore lo avrebbero infine allontanato dalla selezione. Come indicato da Deadline, sembra che Garfield si sia ritrovato l’agenda piena di ingaggi dopo il successo di critica di “We live in time”, impedendogli tuttavia di trovare uno spazio nel film di Del Toro. Senza nascondere la propria delusione, l’attore ha affermato di esser contento per l’opportunità riservata al collega Elordi, elogiandone le qualità e manifestando il proprio affetto nei suoi confronti: “Sono così deluso di non aver potuto intraprendere quel viaggio. Ovviamente, sono incredibilmente entusiasta di vedere Jacob Elordi, un attore straordinario. Lavorare con Oscar sarebbe stato fantastico, e anche con Christoph Waltz, sarebbe stato un sogno che si avvera ma ora posso soltanto essere un fan e un sostenitore”. E per smorzare il dispiacere con un pizzico d’ironia, ha aggiunto: “Non ho dovuto passare sei o sette ore sulla sedia ogni mattina per le protesi. Voglio vedere come se la cava la pelle di Jacob”. Con le riprese ormai giunte al termine, non rimane che attendere la chiusura delle fasi di post-produzione, e prepararsi all’uscita di uno dei titoli più attesi di quest’anno. Vista la data di debutto ancora piuttosto distante, c’è da sperare innanzitutto nel reveal del trailer ufficiale il prima possibile, più tutti gli ulteriori dettagli che, siamo certi, non mancheranno di tenerci sulle spine.

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