Dopo l’eccellente riscontro di “A Complete Unknown” del regista James Mangold, continua il trend positivo dei biopic ispirati alle personalità più influenti del mondo della musica. Dedicato a Bruce Springsteen, anche noto tra i fan come “The Boss”, “Deliver Me From Nowhere” è il nuovo titolo diretto da Scott Cooper - cui dobbiamo lo splendido “Crazy Heart” - e prodotto da Scott Stuber, con protagonista l’eccezionale Jeremy Allen White; tra i volti di Hollywood attualmente più meritevoli d’attenzione. Scritto dallo stesso Cooper e tratto dall’omonimo libro di Warren Zanes, il titolo si concentra su una fase specificità dell’esperienza musicale di Springsteen: quella che ha reso possibile la realizzazione dell’album “Nebraska”, considerato un punto di svolta nel suo stile artistico ed espressivo. Debuttando nel 1982, l’opera rispecchia un momento particolarmente intimo e dolente nella vita della star, portandolo a un sound più vicino al folk, onesto e senza inutili orpelli. Con la produzione avviata nel 2024, il progetto ha subito fatto rizzare le antenne dei fan, dopo la conferma del coinvolgimento diretto di Springsteen e dello storico produttore discografico Jon Landau; cui va attribuito il merito di aver scoperto il talento del cantautore nel panorama rock’n’roll. Come confermato dai frequenti scatti fotografici tra Springsteen e Allen White rubati sul set, buona parte delle riprese si son svolte nel New Jersey, tra Rockway e Bayonne; mentre la restante parte tra New York e Los Angeles.

Al fianco di Allen White han preso parte al progetto star come Paul Walter Hauser, Stephen Graham, Jeremy Strong, Odessa Young, Gaby Hoffman, Johnny Cannizzaro e Marc Maron. Con un comunicato ufficiale, il presidente di Disney Live Action e 20th Century Studios David Greenbaum ha dichiarato sulla collaborazione con Springsteen: “È un onore irripetibile collaborare con Bruce Springsteen, un artista stimolante e incomparabile che rappresenta così tanto per molte persone. La profonda autenticità della sua storia è in ottime mani con il mio amico Scott Cooper, con cui sono entusiasta di collaborare ancora una volta”. Durante le riprese, il Boss non ha potuto esimersi dal fare le dovute visite, sostenendo il cast e la troupe col suo trascinate carisma. Svelando le sue prime impressioni dopo aver visitato il set, ha detto: “Inizialmente è un po' strano vedere qualcuno interpretarti, ma poi è una sensazione che passa davvero in fretta e Jeremy è un attore talmente incredibile. Mi interpreta in un modo che penso i fan riconosceranno profondamente e ha semplicemente compiuto un lavoro grandioso. Mi sono davvero divertito sul set”.

E continuando ad elogiare le qualità di Allen White, specie riferendosi alle sue inaspettate doti canore, ha aggiunto: “Lui canta davvero bene. E poi ci sono Jeremy Strong, Odessa Young... Il cast è davvero incredibile. Hanno delineato il cast in modo meraviglioso, quindi è davvero entusiasmante”. Ma gli apprezzamenti del Boss non si son certo limitati al lavoro compiuto dal protagonista: anche la star britannica Stephen Graham ha ricevuto calorosi elogi per l’interpretazione di Douglas Springsteen, padre del divo musicale affetto da alcolismo e problemi mentali.

Durante una puntata del podcast Happy Sad Confused, l’attore ha fatto cenno della gioia e soddisfazione indescrivibili provate dopo aver ricevuto i complimenti da parte del cantante: “Per me, poter rendere giustizia a ciò che era scritto sulla pagina e sentirmi dire da lui che avevo incarnato la presenza e l'aura di suo padre è stato un enorme onore, davvero. Non potevo ricevere complimento più grande. Bruce Springsteen mi ha mandato un messaggio! Non riesco a crederci, è davvero pazzesco!”. E su come ha ottenuto la parte da Cooper, ha aggiunto: “Ho ricevuto semplicemente una telefonata da Scott Cooper e lui mi ha detto che aveva scritto una sceneggiatura su Bruce e aveva questa parte davvero bella e aveva pensato a me. Ho risposto che sarebbe stato un onore, poi ho letto la sceneggiatura ed era fantastica”.

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