Una crudele e poetica favola d'amore per Carola Puddu, protagonista nel ruolo del Cigno Nero, accanto a Roberta De Simone, nel ruolo del Cigno Bianco, de “Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto” del Balletto di Roma, con coreografia e regia di Fabrizio Monteverde, che intreccia la trama del celebre balletto su musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij alle suggestioni de “Il Canto del Cigno” di Anton Čechov per un intrigante gioco di specchi tra vita e arte.

Si tratta di una moderna rilettura di un capolavoro della storia del balletto, in cartellone, per la stagione della grande danza del CeDAC Sardegna presieduto da Antonio Cabiddu, domani, giovedì 23 novembre, ed il giorno successivo alle 21 al Teatro Verdi di Sassari, mentre sabato 25, alle 20.30, e domenica 26, con un doppio spettacolo alle 16.30 e alle 20.30, la compagnia sarà al Teatro Massimo di Cagliari.

Questa è una nuova collaborazione tra la ballerina sarda, grande rivelazione dell’edizione 2021 di Amici di Maria De Filippi, e la storica compagnia di danza, tra le più prestigiose a livello internazionale: fu proprio l’ideatrice del talent più famoso d’Italia, viste le straordinarie capacità mostrate nel corso del programma da Carola Puddu, a organizzare l’incontro e a concretizzare un debutto così prestigioso per quella che è destinata a diventare una delle nuove stelle del firmamento del balletto Made in Italy.

La struggente storia d'amore tra il Principe Siegfried e la bella Principessa Odette, trasformata in cigno per un incantesimo del mago Rothbart, e il tema del doppio incarnato da Odile, la figlia del mago, che assume le sembianze di Odette, rivive sulla scena nell'interpretazione di «una compagnia di ‘anziani’ ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, ‘inevitabile Lago: condannata ad una perenne metamorfosi, donna a metà tra il bene e il male, Odette/Odile sarà cigno e principessa, buona e crudele, amante fedele e rivale beffarda – spiega Fabrizio Monteverde – Metafora di un’arte che non conosce traguardo, cercherà se stessa in un viaggio tormentato d’amore, tradimento, prigionia e liberazione. In un teatro in cui tutto ha inizio e nulla ha mai fine – chiude il celebre autore e coreografo - andrà incontro agli stracci consumati di una vita d’artista con lo spirito bianco di una Venere per sempre giovane».

Per la gioia degli appassionati e dei tantissimi fan di Carola Puddu, la direttrice artistica del Cedac Sardegna, Valeria Ciabattoni, ha organizzato, per domenica 26 novembre alle ore 11 nel Foyer del Teatro Massimo, la presentazione del libro “1960 Passi di danza” della giornalista Carmela Piccione sulla storia del Balletto di Roma.

Tra testimonianze, ricordi, interviste il volume ripercorre i primi sessant'anni della compagnia fondata nel 1960 da Franca Bartolomei e Walter Zappolini: un'avventura artistica e umana che ancora continua con la direzione di Luciano Carratoni.

Interverranno all'incontro, realizzato grazie alla collaborazione con ASMED Balletto di Sardegna, l'autrice Carmela Piccione e Luciano Carratoni, direttore generale del Balletto di Roma, insieme con Carola Puddu, Roberta De Simone e tutti i danzatori della compagnia.

L.P.

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