Clamorosa svolta nell’aspra battaglia tra Britney Spears e suo padre Jamie: quest’ultimo ha infatti annunciato l’intenzione di lasciare il suo ruolo di tutore dei beni della figlia.

La notizia è stata confermata da molti media Usa, secondo cui i documenti preliminari per mettere nero su bianco l’accordo sarebbero già stati predisposti.

Potrebbe dunque arrivare a conclusione il tira e molla tra la popstar e il genitore, la cui tutela è stata di recente definita dalla stessa Britney come un “abuso”. La cantante ha raccontato anni di soprusi, vessazioni e pressioni psicologiche, dipingendosi come “prigioniera” di un “padre-padrone”, soprattutto dopo i problemi di salute e psichici che l’hanno travolta. Problemi che l’artista prodigio, oggi 39enne, ha però imputato anche all’ingombrante ingerenza del padre nella sua carriera e nella sua vita personale.

Dal canto proprio, i legali di Jamie Spears hanno sempre rimandato le accuse al mittente, sostenendo che i rapporti tra padre e figlia non corrispondessero a quanto descritto in alcune canzoni di Britney, dove la cantante si lascia andare a sfoghi in cui molti hanno sentito proprio l’eco del suo rapporto burrascoso con il padre (“La mia solitudine mi sta uccidendo” o “Se non manca nulla nella mia vita, allora perché queste lacrime arrivano di notte?).

La volontà di essere una volta per tutte libera aveva fatto anche finire il braccio di ferro padre-figlia in tribunale. 

Ora arriva l’annuncio della decisione di Jamie Spears di dimettersi dal ruolo di tutore, per concedere a Britney l’occasione di fare finalmente parte per se stessa e di decidere liberamente del suo patrimonio, stimato in circa 60 milioni di dollari.

(Unioneonline/l.f.)

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