Arisa: "Ho fatto troppe punture alle labbra, pensavo che così sarei stata amata di più"
"Da piccola mi chiamavano pecora, dicevano che puzzavo""Ho iniziato a fare delle punturine, poi mi sono lasciata prendere. Vedevo un sacco di chirurghi che mi dicevano: è proprio sicura?". Sono le parole di Arisa in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, cui la cantante ha confessato il difficile rapporto con il proprio corpo che da sempre la accompagna.
"Pensavo che avendo labbra più turgide sarei stata amata di più - ha aggiunto - Ma in quel tentativo non mi riconoscevo ed ero la prima ad amarmi meno".
La conflittualità con il proprio corpo inizia però molti anni prima: "Vengo da un piccolo paesino della Basilicata - racconta Arisa al Corriere - e sono sempre stata una persona semplice... per me era naturale pensare che gli altri avessero ragione". "Alle medie non ero certo tra le ragazzine più carine - aggiunge - e i compagni mi prendevano in giro per il naso o perché non avevo tanti vestiti. Per gli altri erano battute ma io le prendevo sul serio, mi pesavano".
Spiega poi che i suoi amici la chiamavano "pecora'", "dicevano che puzzavo".
Poi, questa estate, la svolta: "Ero al mare e continuavo solo a guardarmi la pancia, le cosce... mi demoralizzavo. Poi mi sono detta: basta preoccuparmi, faccio una foto e la metto su Instagram. Ma con tutto quello che siamo in grado di fare noi donne, possiamo sempre perderci dietro queste preoccupazioni? Le mie giornate possono rabbuiarsi perché non ho il fisico di una velina?".
E la foto ha spopolato, facendo diventare Arisa icona della lotta al body shaming.
"Ogni cosa è passeggera - la conclusione - e studiando si può scegliere prima la propria strada".
(Unioneonline/v.l.)